Satoshi Yoshihara, responsabile della divisione sensori di Sony, afferma che nel corso della prossima estate incrementerà la produzione della propria serie di sensori 3D, destinati a migliorare le prestazioni delle fotocamere dei nuovi smartphone.

Anche se le applicazioni sono molteplici, soprattutto nel campo della realtà aumentata, Yoshihara sottolinea che l’aspetto più interessante della nuova tecnologia è quello legato al riconoscimento tridimensionale del volto. A differenza della maggior parte delle tecnologie attuali, che proietta una griglia invisibile di punti, letti da un apposito sensore, la soluzione di Sony si basa su una serie di impulsi laser, con un principio simile all’eco localizzazione dei pipistrelli.

Il sensore misura il tempo di ritorno dell’impulso laser, creando quindi un’immagine tridimensionale dell’ambiente circostante, fino a 5 metri di distanza. In questo modo il sistema può essere utilizzato anche al buio e soprattutto riduce drasticamente lo spazio occupato nella parte frontale dello smartphone, facilitando il lavoro degli ingegneri che stanno cercando il modo di ottenere un design realmente full screen.

Anche Apple sembra intenzionata a utilizzare i nuovi sensori Sony, che potrebbero consentire un deciso passo in avanti sia nella sicurezza sia nella qualità fotografica, con un riconoscimento più accurato degli oggetti inquadrati.