È terminata da qualche settimana la prima metà del 2019 ed è giunto il tempo per i produttori di smartphone di fare i primi bilanci, relativi ai dati di vendita e al fatturato. Tra le compagnie che stanno soffrendo maggiormente troviamo, e non è una sorpresa, LG e Sony.

Il colosso sud coreano può gioire in parte per un nuovo record di fatturato, che ha portato a profitti operativi pari a quasi 560 milioni dollari, circa 500 milioni di euro, ma la divisone Mobile continua a fare preoccupanti passi indietro, con un calo del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Migliora il dato relativo al primo trimestre, ma non sembrano esserci segnali incoraggianti all’orizzonte.

La richiesta di smartphone 5G potrebbe consentire di contenere le perdite nella seconda metà dell’anno, ma LG sembra pagare una strategia poco chiara, con prodotti presentati in maniera tempestiva ma lanciati sul mercato con ritardi inspiegabili.

Non va certo meglio a Sony, la cui divisione Prodotti & Soluzioni Elettroniche perde il 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non è solo il mercato degli smartphone a soffrire, visto che sono calate le vendite anche di TV e fotocamere digitali. Il produttore giapponese sostiene che il calo nelle vendite è dovuto soprattutto a un cambio svantaggioso, e la prima risposta della divisione mobile sembra essere una riduzione dei costi, che ha portato alla chiusura delle attività in numerosi Paesi in tutto il mondo.

I dati non sembrano incoraggianti, tanto che la compagnia giapponese ha rivisto al ribasso le previsioni di vendita per l’anno fiscale 2019, che si concluderà a marzo 2020. Se in precedenza Sony stimava di riuscire a vendere 5 milioni di smartphone, un crollo quasi verticale rispetto ai 40 milioni venduti nel 2014, ora le previsioni mirano a raggiungere i 4 milioni di smartphone venduti, un dato davvero poco incoraggiante, che arriva al termine di un trimestre dove, per la prima volta nella propria storia, ha venduto meno di un milione di unità, fermandosi ad appena 900.000 pezzi.

Sapranno Sony e LG risollevarsi grazie a intuizioni vincenti o dovranno decidersi a mollare la presa su un mercato sempre più in mano ai produttori cinesi, che con una politica dei prezzi aggressiva, rischia di tagliare fuori la maggior parte dei produttori storici?