Vernee torna a competere nella fascia media del mercato con Vernee M8 Pro, uno smartphone con notch dalle caratteristiche tecniche allettanti. Scopriamo nel nostro test come si comporta, quali sono i pregi e quali cose invece non ci sono piaciute.

Hardware e connettività

La scheda tecnica di Vernee M8 Pro non è davvero niente male e consente allo smartphone di muoversi a proprio agio in tutte le situazioni quotidiane, dalla navigazione Internet a quella su strada, dal gaming più leggero alla riproduzione di contenuti multimediali.

Lo schermo da 6,2 pollici, con risoluzione FullHD+ (1080 x 2246 pixel) dispone di un notch decisamente vistoso, che crea il classico problema delle notifiche di cui parleremo nella sezione dedicata al software. Buona comunque la luminosità massima così come gli angoli di visione, che non alterano in maniera esagerata i colori.

Sotto alla scocca in plastica, una scelta che sta diventando sempre meno diffusa anche nelle fasce media e bassa del mercato, troviamo un SoC MediaTek Helio P60, con CPU octa core a 2 GHZ e GPU ARM Mali-G72 MP3. Il comportamento è ineccepibile, i core Cortex-A73 gestiscono senza alcun problema anche le operazioni più complesse e la GPU mostra qualche limite solo nei giochi più complessi, che non sono certamente il suo campo di utilizzo principale.

Ad affiancare il chipset troviamo 6 GB di RAM, che permettono di avere un multitasking di buona qualità, senza che le app vengano scaricate rapidamente dalla memoria, e 64 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 128 GB.

Buona la connettività WiFi mentre, nonostante il supporto alla banda 20, abbiamo incontrato qualche difficoltà di ricezione in 4G, in zone in cui altri telefoni della stessa fascia non avevano alcun problema. Nella media la connettività Bluetooth, nulla da eccepire sul ricevitore GPS e GLONASS, sempre rapido e accurato nel posizionamento.

Display, multimedia e fotocamera

Buono il display, che gode di una luminosità massima elevata, angoli di visione discreti, anche se inclinando lo smartphone i bianchi tendono leggermente al giallo. Nulla di preoccupante però, con una resa dei colori abbastanza fedele.

Deludente il comparto multimediale, a partire dalla capsula auricolare che gracchia anche a volume medio. Non fa meglio lo speaker inferiore che distorce molto al volume massimo. Il suono è comunque piatto, quasi completamente privo di bassi e poco corposo, rendendo difficile gustarsi un film o un video musicale senza dover ricorrere alle cuffie.

Buono il comparto fotografico, in relazione alla fascia di prezzo in cui si colloca questo Vernee M8 Pro. Di giorno le foto sono di buona qualità, anche se c’è una leggera tendenza a saturare i colori, ma non in maniera esagerata. Buona la capacità di messa a fuoco di soggetti ravvicinati e di ottenere un effetto bokeh convincente.

Di notte ritroviamo i problemi tipici di questa fascia di prezzo, con i dettagli che tendono a confondersi a causa di un elevato livello di rumore. Nella media infine la fotocamera frontale, che permette di ottenere selfie definiti, oltre a proporre i soliti ritocchi estetici.

Design e materiali

Vernee M8 Pro non brilla certo per originalità in quanto a design, ma questo non è certamente da scrivere nella tabella dei difetti. Si lascia gustare per le sue forme compatte e per la cover posteriore in plastica, decisamente resistente ai graffi e all’usura, una scelta piacevole rispetto alle cover metalliche o in vetro, forse più belle esteticamente ma vittime delle “ditate” e dei graffi che lo rendono meno piacevole da vedere dopo pochi minuti di utilizzo.

Batteria & Autonomia

La batteria da 4.100 è sicuramente uno dei punti di forza di Vernee M8 Pro, che garantisce senza alcun problema due giorni di autonomia, che scendono a uno e mezzo con un uso particolarmente intenso. È possibile raggiungere senza particolari problemi le 6-7 ore di schermo acceso, che superano le 9 in caso di uso più intensivo.

La ricarica cablata è di tipo rapido a 18W e serve poco più di un’ora per una ricarica completa, attraverso il connettore USB Type-C. Da sottolineare la presenza della ricarica wireless, un tempo riservata ai dispositivi più costosi e ora entrata prepotentemente anche nella fascia media del mercato. In questo caso è supportata una potenza massima di 10W, presente nella maggior parte dei caricabatterie attualmente in commercio.

Software

Il software di Vernee M8 Pro è Android 8.1, senza particolari personalizzazioni, con un custom Launcher che non offre particolari possibilità di personalizzazione. Buona parte delle app di sistema provengono dall’AOSP, sul quale è basata anche la ROM, e sono state aggiunte le classiche app di Google e un’icona per avviare la Game Mode.

Si tratta di una funzione che permette di disabilitare la ricezione di chiamate e notifiche, per lasciare all’utente un’esperienza di gioco immersiva. Niente aumenti di frequenza o altre ottimizzazioni però, come accade invece per altri produttori.

Manca la possibilità di attivare le classiche gesture a schermo per sostituire la barra di navigazione, che può comunque essere nascosta e richiamata con uno swipe, ma sono presenti alcune scorciatoie da compiere con il lettore di impronte digitali.

Nel sistema risultano installate le patch di sicurezza del mese di dicembre 2018, nonostante la ROM sia stata aggiornata a marzo e non ci sono informazioni sulla possibilità che venga rilasciato un aggiornamento a Android 9 Pie, anche se tutto sommato lo smartphone funziona bene anche con Oreo.

Non ci sono impuntamenti dell’interfaccia, che risulta sempre fluida, grazie anche ai 6 GB di RAM che permettono di aprire le applicazioni molto velocemente. È possibile lanciare Google Assistant con una pressione prolungata del tasto Home, senza quindi che sia necessaria una scorciatoia dedicata o una gesture particolare.

Il launcher permette di scegliere se utilizzare o meno un drawer delle applicazioni e consente di aggiungere alcune gesture per avviare le applicazioni. Peccato che non sia possibile utilizzarle per aprire rapidamente le notifiche da qualsiasi punto dello schermo.

Da sottolineare che è possibile nascondere il notch via software, anche se i bordi superiori non vengono arrotondati. Fastidiosa infine l’assenza delle icone di notifica, che obbliga l’utente a controllare i notification dot o ad abbassare la tendina dedicata.

Conclusioni

Vernee M8 Pro si è fatto sicuramente apprezzare nelle settimane in cui lo abbiamo utilizzato, anche se il problema delle notifiche alla lunga diventa decisamente fastidioso. Peccato anche per l’assenza di un sistema di gesture, sempre più diffuso in questa tipologia di smartphone.

Al prezzo a cui viene proposto, 205 euro su AliExpress, non è sicuramente la scelta migliore, ma rimane uno dei pochi smartphone in commercio a non utilizzare il vetro per la cover posteriore, e che può essere utilizzato anche senza una custodia protettiva.