Lo scorso giovedì, il 22 Marzo, abbiamo partecipato alla presentazione ufficiale italiana della nuova serie di smartphone HTC, chiamata One. HTC ci ha invitato presso le Terme di Milano, dove ha allestito un evento in grande stile e senza badare a spese. Siamo rimasti molto impressionati sia dalla locazione molto particolare scelta da HTC che per l’organizzazione e l’impatto del setting. Siamo stati accolti in un salone pieno di televisori con immagini e video dei nuovi smartphone da una quantità consistente di blogger, giornalisti e partner di HTC – assieme ad un buffet molto ben fornito, magno cum gaudio! Dopo una relativamente breve attesa, siamo stati invitati a recarci in una sala separata dove si è tenuta la presentazione.

La presentazione è stata fondamentalmente una riproposizione di quella tenuta da Peter Chou a Barcellona durante il Mobile World Congress, ormai un mese fa. L’unica differenza è stata che le persone che hanno presentato le novità hanno parlato in italiano, ma per il resto è stato del tutto uguale. Con un po’ di fortuna (e di corsa da centometristi) ci siamo accaparrati due posti in prima fila e ci siamo goduti lo spettacolo da una posizione privilegiata. La presentazione è stata molto interessante, anche se avevamo già avuto la possibilità di guardarla in streaming e di seguirla tramite i liveblog e, dunque, conoscevamo già tutti i contenuti.

Forse la tempistica non è stata del tutto azzeccata, visto il divario di quasi un mese rispetto alla presentazione di Barcellona, ma la riproposizione in Italia per chi non ha avuto la possibilità di andare a Barcellona denota una attenzione verso il pubblico italiano sicuramente non indifferente; siamo inoltre grati ad HTC per averci offerto la possibilità di poter toccare con mano i nuovi prodotti e di poterli valutare al di là delle schede tecniche e delle descrizioni online. Mentre Mikhael è andato a Barcellona e aveva già visto e toccato i dispositivi, per me è stata una novità completa. Premetto che ho sempre visto di buon occhio HTC e, infatti, ho acquistato un Desire Z lo scorso anno. Sono soddisfatto al 90% del telefono e, dunque, sono in qualche modo “prevenuto” in senso positivo rispetto ai prodotti della società taiwanese. I nuovi One sono davvero bei telefoni, al cui riguardo è possibile dire tante cose.

Partendo dalla fascia bassa, ovvero da One V, posso dire che per quanto sia un ottimo prodotto non ho trovato grandi innovazioni nell’hardware. Personalmente non apprezzo molto il design, ripreso dal Legend, ma questo è un parere strettamente personale. Ovviamente gli “interni” sono cambiati completamente e riescono a gestire tranquillamente il sistema operativo e la nuova Sense senza particolari problemi (anche se, ovviamente, si vede una certa differenza rispetto ai due “fratelli maggiori”). Purtroppo, però, non ho provato quella sensazione di “wow!” che, invece, mi hanno dato gli altri due telefoni. Si tratta di un ottimo prodotto che consiglierei a chiunque voglia entrare nel mondo Android spendendo relativamente poco pur avendo grandi cose (la nuova Sense è eccezionale, vorrei averla sul mio Desire Z!), ma non l’ho trovato alla “stessa altezza” di One S e One X. Tenerlo in mano fa la sua sporca figura e fa capire subito che si tratta di un terminale HTC: la costruzione è solida e l’impiego dell’alluminio dà un tocco di classe in più, mentre il software è come sempre curatissimo. Il voto è 8.

One S è più di un gradino più in alto rispetto a One V: il processore dual core gli dà una reattività pazzesca, al limite dell’inumano. Le pagine della home scorrono ad una velocità impressionante, e le applicazioni si aprono nel giro di un istante. La navigazione web è gestita più che ottimamente, e non ci sono incertezze nè nello scrolling nè nel pinch-to-zoom. Degna di nota particolarmente positiva è anche la fotocamera, che con la nuova Image Sense dà il meglio di sè. La cosa più interessante, però, è il corpo in alluminio: esso è ricavato da un blocco unico di alluminio per ottenere l’ormai famoso unibody, ed è poi trattato attraverso la micro-ossidazione ad arco (di cui vi avevo già parlato con questo articolo). Questo processo dà all’alluminio una apparenza ed una sensazione al tatto estremamente particolari: per quanto si senta che si tratta di metallo, esso è al contempo morbido e durissimo – un ossimoro che ha però un senso, e ce ne si accorge nel momento in cui si tiene in mano il telefono. Se “accarezzato”, infatti, l’alluminio sembra quasi morbido, ma è facile rendersi conto che è estremamente duro semplicemente applicando un minimo di pressione quando lo si tiene in mano. Lo smartphone è molto sottile – anzi, il più sottile mai prodotto da HTC – e dona una sensazione davvero positiva. Trovo il One S un terminale davvero fantastico in ogni suo aspetto, senza riserva alcuna. Senza riserve lo consiglio a chiunque voglia “qualcosa di più” e non uno smartphone anonimo e senza personalità. One S ha carattere da vendere e lo mostra in ogni sfaccettatura. Il voto è 10.

One X è il “fratello maggiore” ed è anche il primo smartphone con nVIDIA Tegra 3. Tutta questa potenza si mostra nella fluidità e nella reattività offerte, davvero senza pari. Nonostante One X sia costruito in policarbonato, e non in alluminio come gli altri due, dà una certa sensazione di solidità e di durevolezza quando lo si tiene in mano. Pur essendo costruito in plastica, questo superphone non manca di carattere e di peculiarità: come One S, la scocca è di tipo unibody e si caratterizza per alcuni piccoli dettagli come la griglia di fori dell’altoparlante nella parte superiore. Le dimensioni sono del tutto simili a quelle del Samsung Galaxy Nexus, con cui ha in comune la risoluzione HD dello schermo. Anche rispetto al mio Desire Z non ci sono grandi differenze in quanto a dimensioni: si parla di circa mezzo centimetro in più in altezza e in larghezza a fronte di uno schermo da 1 pollice in più. Anche lo spessore è molto contenuto, e si attesta sui livelli del Nexus. Purtroppo non abbiamo avuto occasione di “spremere” per bene Tegra 3, dunque non possiamo dare maggiori informazioni sulle sue prestazioni. One X è il prodotto di punta di HTC per quest’anno, e si vede. Voto: 9.

Per tutti e tre gli smartphone ho notato che gli schermi sono di qualità particolarmente elevata e hanno una resa dei colori splendida. I wallpaper impostati al momento della prova avevano colori molto brillanti e neri profondi. Pareva di avere a che fare con schermi AMOLED, più che con LCD. Un plauso ad HTC per la scelta degli schermi e per la cura particolare verso questo aspetto.

Purtroppo, però, c’è una nota negativa: le batterie dei tre dispositivi ci sono sembrate sottodimensionate, soprattutto per il One X, anche se non abbiamo potuto fare (per ovvi motivi) una prova della durata. Aspettiamo di ricevere dei sample per vedere – speriamo – smentiti i nostri timori di scarsa durata della batteria.

In conclusione, HTC ha svolto un ottimo lavoro e troviamo che abbia tirato fuori dal cilindro molte idee degne di nota, soprattutto in ambito software con la nuova Sense 4.0. Un plauso alla società taiwanese per la cura ai dettagli che da sempre la contraddistingue e dà ai suoi clienti quella sensazione di “premium” che altre marche non riescono a dare. Personalmente sono innamorato di One S, ma tutti e tre gli smartphone presentati sono più che ottimi e si rivolgono a tre fasce di pubblico differenti che potranno apprezzare le differenti caratteristiche e qualità del nuovo trio.

Ringraziamo HTC per l’invito alla presentazione e per averci dato la possibilità di toccare con mano quella che pare essere una delle serie di smartphone più promettenti dell’anno.