Trovo sempre interessante assistere al “totonexus” che si scatena quando si tratta di indovinare quale sarà il produttore del prossimo telefono made in Google. È anche interessante porsi sia dal mio punto di vista di blogger e, in generale, di “persona informata”, sia dal punto di vista del lettore. La parte più divertente è senza dubbio quella della lettura dei commenti e delle reazioni: spesso sono imprevedibili o immotivate.

Prendiamo l’esempio della recente notizia di LG in trattativa con Google per la produzione del prossimo Nexus: anche se nel 90% dei casi LG viene elogiata per l’hardware e stroncata nel software, nemmeno l’accoppiata hardware LG e software Google experience riesce a far pensare ai lettori che si possa trattare di un buon prodotto. Questo a causa di alcuni prodotti non proprio riusciti e di una cattiva gestione del rapporto con la clientela. Ma l’accoppiata LG-Google non potrebbe essere vincente in nessun caso? Secondo me potrebbe esserlo senza dubbio, visto l’ottimo hardware della società koreana, ma si tratta pur sempre di ipotesi. Personalmente non mi dispacerebbe vedere un Optimus Nexus.

La cosa curiosa, però, è come un colosso molto conosciuto ed apprezzato in Occidente possa guadagnarsi una simile brutta fama, mentre una azienda sconosciuta fino a poco fa come Huawei sia riuscita a raggiungere una così alta popolarità commercializzando finora smartphone di fascia bassa e bassissima e dalle caratteristche non eccelse. Gli utenti spesso commentano positivamente le notizie su Huawei e c’è stata un’esplosione di ammirazione verso la società cinese in corrispondenza del Mobile World Congress di quest’anno, dove Huawei ha presentato i suoi primi modelli di fascia alta. Il nome “Ascend” scelto per i prodotti è quanto mai azzeccato: la compagnia sta vivendo in questo periodo una forte ascesa nei mercati occidentali, e questi nuovi prodotti potrebbero aprirle porte prima inaccessibili.

Huawei è un astro nascente che ha prospettive di crescita incredibili davanti a sè, e ha dimostrato di potersi permettere una concorrenza più che agguerrita verso i grandi del settore. Il recente annuncio dello sviluppo interno di un processore quad core è stato la ciliegina sulla torta. Huawei ha le potenzialità e la forza per diventare uno dei maggiori player di mercato assieme a Samsung, HTC, LG e Motorola. La domanda, a questo punto, sorge spontanea.

Perchè non potrebbe essere proprio Huawei uno dei prossimi partner per la produzione di un Nexus? Forse potrebbe non essere per il quarto Nexus, ovvero quello che uscirà quest’anno, ma perchè non l’anno prossimo? In fondo, la società cinese ha dimostrato di aver delle ottime carte da giocare e, ciò che più conta, Google darebbe un segnale ben preciso: non esistono solo i grandi marchi blasonati e costosissimi, esiste anche un mercato fatto da player di mercato di minore fama ma non per questo di minore qualità. Oltre ai “soliti noti” esistono infatti realtà come ZTE, Huawei ed altri che rendono possibile l’utilizzo di Android anche su smartphone di fascia bassa e che meriterebbero più attenzione. Produrre un Nexus potrebbe essere un buon modo per puntare il riflettore su di loro.

Ricordo, quando Android era ancora agli inizi, che si diceva che avrebbe rivoluzionato il mercato grazie alla sua natura open source e alla possibilità di installarlo anche su dispositivi di fascia bassa accessibili a chiunque. Tale condizione non si è avverata fino a circa un anno fa, quando i primi smartphone realmente economici hanno fatto il loro ingresso sul mercato. Huawei è stata tra le prime a proporre smartphone Android sotto i 150€, ma ora si sta espandendo verso una fascia di mercato finora di appannaggio esclusivo dei grandi marchi. Il lavoro svolto è tanto e sembra essere stato compiuto più che bene, dunque la società cinese meriterebbe un simile riconiscimento.

Vi lascio con la domanda con la quale ho iniziato. E se fosse Huawei a realizzare il prossimo Nexus…?