Ci risiamo: un altro Samsung s’è “svampato”, avrebbe detto Marco Marzocca in arte Ariel. Non si tratta di un Galaxy Note 7 poiché in giro non ce ne sono più, né di un Note 9 il cui recente caso (per fortuna) è rimasto isolato.

Al centro della sfortunata vicenda c’è un Samsung Galaxy S7 Edge. Riavvolgiamo il nastro: il proprietario lo ha estratto dalla tasca posteriore dei pantaloni per scattare una foto, ma lo smartphone invece che assecondarne le richieste si è bloccato spegnendosi. 

A nulla sono serviti i tentativi di riavviarlo, quindi è stato lasciato su di un tavolo e dopo qualche attimo il Galaxy S7 Edge ha preso fuoco. Il cliente ha chiesto spiegazioni ad un centro assistenza Samsung della sua città, ricevendo in risposta un “non possiamo far nulla, la garanzia è scaduta”.

Così ha scritto un tweet all’assistenza clienti Samsung che lo ha subito contattato scusandosi per la gestione del caso da parte del centro assistenza. In più, l’azienda coreana ha tentato di chiudere il caso offrendogli un Galaxy S9 nuovo di pacca (che è stato accettato), all’unica condizione che rimuovesse dai social le foto dell’incidente.

Il motivo? Semplice: evitare che qualcuno potesse riutilizzare quegli scatti per imbrogliare Samsung, lamentando un problema analogo mai avvenuto nella realtà.