Una delle più importanti novità introdotte sui nuovi Samsung Galaxy S9 e S9 Plus presentati al MWC 2018 riguarda chiaramente il comparto fotografico. L’ulteriore passo in avanti è stato possibile grazie al nuovo sensore ISOCELL Fast 2L3 con pixel grandi 1,4 μm e una risoluzione da 12 MP, un sensore che entra ora ufficialmente in produzione di massa. 

Oltre all’apertura focale variabile (f/1.5-f/2.4), alle emoji in 3D e alla messa a fuoco live, di nuovo c’è il super slowmotion. L’intento di Samsung è quello di spiegare tale funzionalità resa possibile proprio grazie al nuovo sensore proprietario.

Quest’ultimo, noto come “3-stack ISOCELL Fast 2L3“, integra una DRAM (LPDDR4) da 2 GB posta al di sotto dello strato riservato al circuito analogico, implementazione che consente di memorizzare in tempi rapidissimi un gran numero di frame.

I classici sensori fotografici divergono dal nuovo ISOCELL nel fatto che solitamente sono composti da due strati di silicio, che ne includono uno di matrice di pixel deputato a convertire le informazioni relative alla luce in segnali elettrici e un altro strato analogico che trasforma il segnale in codice digitale. Tale codice viene poi inviato tramite l’interfaccia MIPI al processore del dispositivo per poi essere salvato nella DRAM.

Tutte queste fasi sarebbero secondo Samsung sconvenienti per una funzione come il super slow-motion. Da qui l’opzione di unire concretamente la detta DRAM al circuito analogico del sensore stesso.

Grazie a tale risoluzione il nuovo ISOCELL è in grado di velocizzare i vari processi e permettere di scattare istantanee fino a 1/120 di secondo e registrare filmati in slow motion a 960 fps.

Le migliorie dell’ottica dei nuovi Samsung Galaxy S9 e S9 Plus, se abbinate alla velocità di lettura, consentono poi un miglioramento consistente dell’esperienza fotografica a detta di Samsung, miglioramenti che senz’altro verificheremo e quantificheremo prossimamente.

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