Uno dei problemi degli smartphone flessibili è il poco spazio disponibile all’alloggiamento delle fotocamere, soprattutto se si pensa allo spessore dato che le due o più parti mobili vanno poi a sommarsi quando sono ripiegate e quindi deve essere necessariamente contenuto per evitare di farci portare in giro un mattoncino in tasca. Un nuovo brevetto di Samsung sembra voler risolvere questo problema implementando una fotocamera separabile dal corpo dello smartphone.

Dalle immagini si possono dedurre moltissime informazioni: naturalmente, la prima a saltare all’occhio è quella della grandezza del sensore rimovibile, che quando viene agganciato rende lo smartphone virtualmente identico ad una fotocamera compatta. Le dimensioni generose del modulo fotografico e delle ampie lenti migliorerebbero drasticamente le capacità fotografiche dello smartphone, sia aumentandone la qualità sia permettendo di implementare nuove funzioni: l’azienda infatti nel brevetto cita la possibilità di utilizzarlo assieme all’eventuale sensore fisso per ottenere effetti stereoscopici.

L’aggancio della fotocamera potrebbe inoltre essere utilizzato in altri modi, per esempio per attaccare il telefono ad un casco, in un’auto , ad un qualche dispositivo indossabile o ad ogni altro accessorio che potrebbe espandere le funzionalità dello smartphone.

L’ultima osservazione che possiamo fare è sul design del dispositivo ritratto nel brevetto, che differentemente dal Samsung Galaxy Fold possiede due cerniere che sembrerebbero flettersi in direzione opposta: sarà costruito in questo modo il prossimo Galaxy Fold?