I grandi player nel campo dell’advertising online e mobile sono, al momento, due: Apple e Google. La seconda è la pubblicità online per definizione, è la compagnia che ha più diffusione e più visibilità al mondo sia grazie ad Internet che grazie alle piattaforme mobile (sia Android che iOS e Windows Phone 7). La prima è un astro nascente dell’advertising, ma ha ancora tantissimo da imparare e non ha una forza paragonabile a big G anche a causa del fatto che iAd è disponibile solo sui dispositivi della stessa Apple. È proprio la Mela, però, che diventerà con ogni probabilità il modello di Samsung – fatto curioso, considerando altre somiglianze già presenti.

Secondo il Wall Street Journal, come riporta Engadget, Samsung lancerà una propria piattaforma di pubblicità mobile grazie ad una collaborazione con OpenX Technologies. Il lancio di questa piattaforma dovrebbe avvenire nella seconda metà dell’anno in corso sotto il nome di AdHub Market: il servizio sarà disponibile su tutti i dispositivi (smartphone e tablet) della compagnia, esattamente come succede con iAd di Apple. Samsung permetterà agli inserzionisti di inserire le proprie pubblicità nel circuito AdHub Market dietro pagamento di una somma di denaro – esattamente come oggi accade con le altre piattaforme.

La particolarità, però, non sta in questo. La particolarità sta nel fatto che una compagnia che da sempre produce hardware si lancia in un mercato tra i più difficili e più chiusi andando contro uno dei suoi partner vitali. Ricordiamo che il successo di Samsung nel mercato degli smartphone è dovuto in larghissima parte ad Android, il sistema operativo mobile di Google. Mettersi contro la stessa Google nel suo campo d’azione prevalente potrebbe non essere del tutto una bella mossa da parte di Samsung: sicuramente il “torto” fatto da Google ai partner con l’acquisizione di Motorola Mobility non è stato da meno. La mossa, per Samsung, è anche – da un certo punto di vista – naturale: dopotutto la compagnia è il secondo produttore mondiale di cellulari e il primo produttore di smartphone Android.

Samsung e Google sono legate a doppio filo l’una all’altra, ma quanto possono le politiche perseguite da ciascuna danneggiare l’altra? A mio parere, la risposta è molto poco. Google non si mette in diretta competizione con Samsung con l’acquisto di Motorola Mobility, che rimane a tutti gli effetti una realtà indipendente, così come la koreana non si mette in competizione diretta con la società di Mountain View. Le dimensioni di Samsung nella pubblicità sono molto più ridotte di quelle di Google, e la diffusione delle pubblicità AdHub Market è limitata ai soli dispositivi Samsung. Potenzialmente, però, Samsung potrebbe espandersi ulteriormente e, in questo caso, potrebbe entrare in contrasto con Google.

Tim Cadogan, amministratore delegato di OpenX Technologies, dà una buona prospettiva sulla faccenda:

“This is the first time any device manufacturer has entered the ad tech space in this way. It is becoming very clear to the principals in the mobile space that advertising is going to be a very important part of the revenue mix.”

“Questa è la prima volta che un produttore di dispositivi è entrato nel mercato della pubblicità in questo modo. Sta diventando sempre più chiaro ai principali [competitor] nell’industria mobile che la pubblicità diventerà una parte importante dell’insieme delle entrate.”

Samsung che si schiera apertamente contro Google è uno scenario altamente improbabile, così come Google che si schiera apertamente contro i suoi partner. La mossa di Samsung, però, può essere vista come un chiaro segno: il mercato sta andando in questa direzione. Che altri presto seguano le orme della società koreana? In questo caso, Google potrebbe avere qualcosa da ridire.