Secondo quanto riferito da TheElec, Samsung ha ordinato il 20% in meno di componenti per la gamma Galaxy Note 20 rispetto alla precedente per ridurre al minimo le scorte dopo le previsioni di vendite sovrastimate per la serie Samsung Galaxy S20 lanciata all’inizio di quest’anno.

Sembra che Samsung stia adottando un approccio conservativo per le sue scorte di componenti a causa delle incertezze sulla pandemia da COVID-19 e delle vendite poco brillanti della serie Galaxy S20.

Samsung limita le scorte per la gamma Galaxy Note 20

Il brand si aspettava che la serie Galaxy S20 vendesse circa 35 milioni di unità, ma le vendite effettive sono state inferiori e solo il Galaxy S20 Ultra ha ricevuto una forte richiesta dal mercato che Samsung non è stata in grado di soddisfare avendo calcolato male la domanda.

Samsung prevede che il Galaxy Note 20 Ultra rappresenterà dal 70% all’80% delle vendite dei due modelli della gamma, sperando che il Galaxy Note 20 si venderà bene in Europa, un mercato che sembra preferire gli smartphone meno grandi. L’anno scorso Samsung Galaxy Note 10 Plus ha rappresentato il 70% delle vendite della serie.

Il colosso sudcoreano si aspetta di spedire inizialmente 3 milioni di unità della gamma Galaxy Note 20 e di arrivare a un totale di circa 10 milioni di unità spedite entro la fine dell’anno.

Anche se la serie Galaxy Note 20 raggiungesse questi numeri, se combinata con i 20 milioni di unità Galaxy S20 spedite, Samsung venderebbe poco più di 30 milioni di flagship nel 2020, con una notevole flessione rispetto ai tempi d’oro tra il 2014 e il 2017, quando vendeva 45 milioni di smartphone di punta all’anno.

Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G è stato presentato ieri nel corso del tradizionale evento Samsung Unpacked che tuttavia, a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid-19, è avvenuto unicamente in streaming.

Leggi anche: Samsung Galaxy Note 20 e Note 20 Ultra ufficiali: produttività e gaming le parole chiave