I bambini piccoli sono dispettosi e ricordano bene quando gli si fa un dispetto. La stessa cosa vale anche per le multinazionali con fatturato da miliardi di dollari: si fanno un sacco di dispetti a vicenda e se ne ricordano bene. Apple e Samsung non fanno eccezione, vista la nota sequela di dispetti e scaramucce che le ha impegnate. Sembra però che Samsung abbia tirato un bel colpo ad Apple, alzando i prezzi dei processori prodotti del 20%.

A dare la notizia è il quotidiano koreano Chosun Ilbo, che dichiara di avere fonti interne alle realtà che hanno informazioni dirette sulle negoziazioni. Apple avrebbe voluto andarsene piuttosto che accettare le nuove condizioni, ma nessun altro produttore è in grado di soddisfare le richieste del gigante di Cupertino al momento attuale, quindi rimanere con Samsung ed accettare le condizioni è stato un atto dettato dalla necessità.

Questa è l’occasione per Samsung di rifarsi sulla rivale: dopo il miliardo di dollari di risarcimento imposto dalla sentenza d’assise del caso Samsung vs Apple, infatti, è inevitabile che Samsung cerchi di rifarsi in tutti i modi sulla rivale. Dopotutto, però, questo periodo non sembra molto semplice per Apple: dopo la vittoria con Samsung la società capitanata da Tim Cook ha avuto a che fare con una sconfitta in Regno Unito culminata nel risarcimento a Samsung.

Il contratto con Samsung scade nel 2014. Non sarà una sorpresa vedere le due realtà dirsi l’addio definitivo. Dopotutto le due società sono state impegnate a distruggersi l’una con l’altra ed a farsi la guerra in tutti i modi possibili. Non è da escludere che Apple passi alla concorrenza ed avvii collaborazioni con altre realtà nel mondo delle fonderie come TSMC, GlobalFoundries o Kinsus Technology Corporation. Un’altra possibilità è che Apple si affidi ad Intel, che in passato aveva espresso interesse nella produzione dei chip per la Mela.

Samsung perderà un ottimo cliente, ma Apple per il momento non può fare a meno dell’acerrima rivale: Samsung è infatti il primo produttore mondiale di wafer di silicio con 433’000 wafer di silicio al mese; il produttore koreano è tallonato da Elpida/Micron e da Hynix, rispettivamente con 374’000 e 300’000 wafer al mese (dati di Febbraio). Tuttavia solo Samsung e TSMC hanno capacità produttive relative ai processi di ultima generazione sufficientemente elevate, quindi la scelta si restringe. C’è da considerare il fatto, poi, che TSMC è un produttore a contratto e produce anche per NVIDIA, Qualcomm ed altre realtà: un fatto che ne riduce le capacità produttive per il singolo richiedente.

Un po’ come nel cartone animato Disney “Red e Toby”, Samsung ed Apple sono costrette a convivere in una situazione da “nemici-amici”. Samsung è il più grande produttore al mondo e Apple il più grande richiedente. Potranno mai uno fare a meno dell’altro? Ai posteri l’ardua sentenza (e nel frattempo, come diceva Totò, “e io pago…!”).

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