Invece di seguire i buoni esempi, come la disputa tra HTC ed Apple recentemente conclusasi con un lieto fine, Samsung ed Apple continuano a darsi battaglia in tribunale per dimostrare qualcosa che non è ben chiaro a nessuno. La battaglia legale, che si trascina ormai da tempi che sembrano immemori, sta continuando ad imperversare in tutti i tribunali – anche se con meno forza rispetto a prima.

Era circolata voce, qualche settimana fa, che Samsung avesse incrementato del 20% il prezzo dei processori prodotti per la rivale. Tale informazione proveniva da una fonte diretta e fidata interna a Samsung, secondo quanto dichiarato dal quotidiano koreano che per primo ha pubblicato questa notizia. Secondo quanto riportato da un altro quotidiano della patria di Samsung, The Hankyoreh, un anonimo manager interno avrebbe smentito queste voci affermando che non c’è stato alcun incremento nei prezzi e che i contratti sono rimasti invariati. I prezzi dei processori sarebbero infatti calcolati all’inizio di ogni anno, quindi non è semplice cambiarli in corsa. Ciò significa che Samsung potrebbe modificarli il prossimo anno, facendo rimanere quanto scritto in passato valido, ma non per il momento.

Si tratta in entrambi i casi di voci e, per quanto sia giusto dipingere un quadro della situazione che tenga conto di queste ipotesi, il modo migliore di approcciarsi a questa situazione è l’attesa di sviluppi. Finchè non saranno presenti informazioni ufficiali (o quasi ufficiali), infatti, ogni opinione è buona come un’altra.

Samsung, poi, tiene in particolar modo alla sua tecnologia e tiene anche a far sapere ad Apple che senza quanto sviluppato da Samsung non sarebbe possibile creare alcun iPhone. Secondo quanto affermato da Shin Jong-kyun, capo dei settori Mobile ed IT in Samsung, Apple non avrebbe potuto creare niente senza Samsung.

“The truth never lies. Without Samsung-owned wireless patents, it’s impossible for the Cupertino-based Apple to produce its handsets. As you know, Samsung is very strong in terms of portfolios of wireless patents.”

“La verità non mente mai [non l’avrei mai detto, NdR]. Senza i brevetti sulle tecnologie wireless detenuti da Samsung, sarebbe impossibile per Apple produrre i suoi dispositivi. Come sapete, Samsung è molto forte in termini di portfolio di brevetti sulle tecnologie wireless.”

Queste dichiarazioni arrivano mentre l’ITC (International Trade Commission) ha dichiarato di voler rivedere una decisione presa nei mesi scorsi e che favoriva la società di Tim Cook. Le cose potrebbero andare particolarmente bene per Samsung ed essere ribaltate, così come rimanere uguali. Non ci sono attualmente elementi che fanno propendere maggiormente per un’ipotesi piuttosto che per un’altra. Ciò che è certo, però, è che nessuna delle due aziende sembra intenzionata a sotterrare l’ascia di guerra.

Shin ha infatti affermato che non ha alcuna intenzione di chiudere le ostilità con un accordo stragiudiziale come ha fatto HTC.

“It may be true that HTC may have agreed to pay 300 billion won to Apple, but we don’t intend to [negotiate] at all.”

“Potrebbe essere vero che HTC ha acconsentito a pagare 300 miliardi di won [215 milioni di Euro] ad Apple, ma noi non intendiamo [negoziare] affatto.”

Una posizione particolarmente dura che fa comprendere ancor più quanto siano ai ferri corti queste due compagnie. Speriamo però davvero di poter vedere una fine a queste insensate battaglie legali basate più che altro sull’avidità e su brevetti insulsi. D’altronde i costi ricadono su di noi acquirenti, quindi una fine andrebbe a nostro totale vantaggio. La speranza è l’ultima a morire…

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