Le dispute con Samsung non sono le sole in cui Apple si è resa protagonista: già a Giugno di quest’anno si è concluso grazie ad un accordo stragiudiziale un processo in corso tra Nokia e la Mela, in cui a perdere è stata l’azienda di Cupertino con grande svantaggio. Anche se le cifre in ballo non sono state divulgate, così come le licenze messe a disposizione da ciascuna compagnia all’altra, appaiono ora alcuni dettagli molto significativi per la battaglia legale in corso tra Samsung ed Apple. Pare infatti dalle carte del processo in corso nel Distretto della California che Apple abbia concesso a Nokia la licenza del brevetto sulla funzione di “scrollback”.

La funzione di “scrollback” è quella funzione che prevede che una volta raggiunto il fondo di una galleria o di una pagina web sia possibile continuare a effettuare lo scrolling per poi vedere tornare indietro l’elemento trascinato. L’esempio più lampante è la galleria immagini di default: una volta arrivati all’ultima foto è possibile trascinarla verso sinistra, ma questa tornerà al suo posto. La funzione, per quanto elementare e “standard”, è brevettata col numero 7.469.381.


Lo stesso brevetto relativo allo “scrollback” è stato utilizzato contro Samsung nel processo conclusosi ad Agosto in Olanda con una “vittoria di Pirro” di Samsung, giudicata colpevole dell’infrazione proprio di quel brevetto, nonchè nello stesso processo in corso in California in cui è stata negata la mozione cautelare richiesta da Apple. Perchè però Nokia ha ottenuto il brevetto in licenza e Samsung no?

Pare che le due compagnie stessero dialogando al riguardo quando all’improvviso si sono interrotte tutte le trattative nonostante la profonda dipendenza tra le due aziende nella produzione dei componenti (buona parte dei componenti dei prodotti Apple sono prodotti da Samsung, la quale guadagna circa il 5% dei propri profitti totali dalla vendita ad Apple). Le possibili interpretazioni di questo brusco arresto sono forse da imputare ad un prezzo troppo alto richiesto da Apple per la licenza oppure una eccessiva insistenza di Samsung sulle licenze relative al 3G.