Le discussioni sul sistema di raffreddamento del Samsung Galaxy Note 9 continuano. E per sistemare le cose al riguardo arriva Samsung stessa a fare chiarezza spiegandone attraverso una nota ufficiale del Tech Lab il funzionamento e la struttura.

Tutto è partito anni fa, dal sistema di raffreddamento liquido di Samsung Galaxy S7 che funse da primo approccio consentendo poi all’azienda di arrivare alla soluzione implementata su Note 9. L’idea di base è comunque questa: l’acqua, trasformata in vapore dal calore generato dal processore, viaggia attraverso una conduttura di rame per tornare, non appena si è raffreddata abbastanza, nel punto iniziale, chiaramente con l’inverso passaggio di stato.

A partire da qui, una delle novità principali del sistema di raffreddamento presente sul Samsung Galaxy Note 9 la troviamo nell’introduzione di uno strato di rame posizionato fra i due materiali d’interfaccia termica (di cui uno in fibra di carbonio) soluzione che, migliorando il trasferimento del calore fra materiali, è ideale per incrementare l’efficienza del sistema essendo abbinata a una più ampia conduttura di dissipazione termica. I dettagli li trovate nell’infografica che segue.

Tutto questo per dire che rispetto al vecchio sistema di raffreddamento a liquido di Samsung Galaxy Note 8 tale soluzione promette un assorbimento del calore 3 volte migliore e una conduttività termica superiore di 3,5 volte.

Comunque, oltre a farci sapere cosa ne pensate nei commenti sottostante, magari sulla base anche della prova sul campo di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, se volete approfondire il tutto potete dare un’occhiata al comunicato ufficiale di Samsung che trovate nelle fonti in basso a destra.

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