Quando si parla dei sensori fotografici presenti all’interno dei nostri dispositivi mobile, la maggior parte di questi sono sviluppati da due aziende estremamente all’avanguardia: Samsung e Sony. Il 2020 si apre però con l’interessante novità che un terzo player tenterà di minare questa sorta di duopolio all’interno del mercato dei sensori.

SK Hynix sfida Sony e Samsung nel mercato dei sensori

SK Hynix dichiara infatti che durante la fine del Q1 2020 e nella seconda metà di quest’anno, inizierà ad inviare quattro sensori inediti a diverse aziende di smartphone. Questi, etichettati come “Black Pearl“, saranno diretti concorrenti dei sensori Exmor di Sony e ISOCELL di Samsung.

Tutti e quattro i sensori coprono un range di risoluzioni che parte da 8 MP e arriva fino a 20 MP, e sono tutti indirizzati a dispositivi mobile di fascia medio-alta. I primi due, etichettati come Hi-1634 e Hi-2021 rappresentano due sensori grandangolari rispettivamente da 16 e 20 MP. Entrambi si basano sulla tecnologia che combina 4 pixel in 1.

Gli altri due, etichettati invece Hi-847 e Hi-1337, sono sensori telescopici da 8 e 13 MP che offrono zoom ottico fino ad un massimo di 3x. Per quanto riguarda invece il sensore previsto per la seconda metà del 2020, SK Hynix conferma che sarà da 48 MP 0.8 um.

È ancora presto per valutare quanto effettivamente i sensori di SK Hynix riusciranno a impensierire Samsung e Sony, c’è però da dire che un po’ di competizione in più fa sempre bene. Oltre a spingere le sopracitata aziende a fare sempre di più, potrebbe anche portare ad una riduzione dei costi dei sensori fotografici.

Un incendio colpisce una fabbrica di Samsung

Durante la scorsa notte un incendio ha colpito la fabbrica di Samsung nel distretto di Hwaseong, nel sud di Seoul. Secondo le autorità il fuoco è stato domato dopo circa un paio di ore e, fortunatamente, non sono rimasti feriti dipendenti del colosso sud coreano.

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Il tutto sarebbe partito attorno alle 23:18 di domenica notte in un settore completamente automatizzato e privo quindi della presenza di operai. Questo è partito in un sezione della fabbrica adibita al trattamento delle acque reflue, che si trova in una posizione piuttosto lontana dalla catena produttiva.

Infine, l’azienda ci tiene a precisare che l’incendio non ha interessato la catena produttiva e pertanto non si registreranno variazioni in tal senso.