La notizia non è recente, nondimeno merita attenzione ed un’analisi. È noto che Apple e Samsung stiano ingaggiando una lotta senza quartiere nei tribunali di tutto il mondo nel tentativo ognuna di escludere l’altra dal mercato ed avere il predominio nella vendita di smartphone e tablet. Ognuna vuole tutta la torta e non solo una fetta, insomma. Ciò rientra nella natura umana e nella normale evoluzione dei mercati, dunque non è questo che stupisce. Non stupisce neppure il comportamento a prima vista infantile tenuto dalle due compagnie, volto a proteggere interessi che noi “comuni mortali” fatichiamo ad immaginare e comprendere. Quando un’azienda produce il 10% del PIL della Korea del Sud e l’altra ha un valore maggiore del PIL della Polonia, ci si sta ponendo su livelli incomprensibili per noi utenti. Cionondimeno è lecito “fare i conti in tasca” a questi giganti e trarne delle riflessioni e degli spunti.

Ciò che potrebbe stupire è la scelta di Samsung USA di chiedere un prestito di un miliardo di dollari per l’ampliamento di un impianto produttivo situato negli USA, che produce principalmente processori per Apple. Nonostante la lotta senza quartiere nei tribunali, infatti, le due compagnie dipendono pesantemente l’una dall’altra sia dal punto di vista economico che dal punto di vista produttivo. Apple non potrebbe fare a meno, allo stato attuale delle cose, della capacità produttiva e dell’esperienza di Samsung, così come questa non potrebbe fare a meno di un cliente importante come Apple. Il rapporto di amore-odio tra le due compagnie è inevitabilmente influenzato da fattori non dipendenti dalla loro volontà: Apple è, che lo si voglia ammettere o no, il più grande produttore di elettronica di consumo del mondo, e in quanto tale è anche il maggiore acquirente di componenti. Samsung è, di contro, uno dei principali produttori di componentistica elettronica del mondo e una grossa fetta dei suoi ricavi deriva proprio dalla vendita di componenti. Volendo essere precisi, Apple contribuisce per il 5% ai guadagni di Samsung.

Sembra che il mercato degli smartphone non conosca crisi: dalla presentazione dell’iPhone nel Gennaio 2007, ovvero dalla nascita del moderno smartphone, il mercato ha avuto solo una imponente e costante crescita senza mai conoscere il segno negativo. Questo ovviamente cambierà in futuro, ma sarà solo tra qualche anno che vedremo rallentare i ritmi. Nel frattempo le compagnie che hanno “colto l’attimo” e hanno saputo conquistare il mercato avranno accumulato fondi per i successivi 10 anni e più (basti pensare ai 90 miliardi di dollari nei conti di Apple). Tutto questo si gioca qui ed ora sul campo di battaglia degli scaffali (fisici o virtuali che siano) dei negozi. Non stupisce che Samsung produca per Apple: stupisce che investa un miliardo di dollari per ampliare la produzione! Non sono certo pochi soldi, soprattutto in momenti di incertezza come questo. Anche se gli smartphone continuano a crescere, la domanda è: se Samsung può permettersi di spendere un miliardo di dollari “per conto di Apple”, quanto delle grandi “scenate” messe in piedi in questi mesi è reale e quanto è finzione?

Nonostante la grande pubblicità che si dà alle battaglie legali tra i due colossi, i guadagni per loro sono assicurati – in pubblico mostrano i denti, dietro le quinte si spartiscono le fette di una torta multimiliardaria. Samsung ad Apple sono la stessa cosa: cambiano solo i nomi e i luoghi. Non c’è spazio per le guerre ideologiche alla Jobs, perchè ci sono troppi soldi da raccogliere perchè ce le si possa permettere.