Il mercato coreano è stato uno di quelli leader nella produzione di smartphone, grazie colossi come Samsung e LG ma ora entrambi questi big del mondo della telefonia sembra abbiano deciso di cambiare politica, riducendo o addirittura chiudendo gli stabilimenti nel Paese asiatico.

Non c’è da stupirsi più di tanto della decisione di Samsung e LG, in quanto le principali aziende stanno spostando le loro produzioni in Paesi del Terzo Mondo, ove i costi sono inferiori a causa della riduzione del costo del lavoro e questo è un aspetto di fondamentale importanza per riuscire a competere con brand cinesi come Huawei e Xiaomi.

Secondo gli analisti, la produzione di smartphone in Corea del Sud potrebbe presto azzerarsi (era pari all’11,4% nel 2008 mentre nel 2018 è scesa ad appena l’1,3%).

LG Electronics ha deciso di eliminare gradualmente i lavori nella fabbrica di Pyeongtaek entro la fine dell’anno e spostarli in un proprio stabilimento in Vietnam e anche Samsung punta a ridurre il quantitativo di smartphone prodotti in Corea del Sud (circa 60 milioni all’anno fino a un decennio fa e ora pari a circa 20 milioni).