Per una funzionalità in arrivo ce n’è una in uscita. Va così oggi il “bollettino” sugli smartphone di Samsung, anche se è necessario fare i dovuti distinguo. Iniziamo dalla cattiva notizia. Sugli smartphone sudcoreani venduti tra il 2012 ed il 2014 cesserà l’integrazione delle app stock con Facebook.

Ciò vuol dire che ad app come Samsung Galleria o Calendario, dopo il 30 giugno, verranno negate le nuove informazioni (quelle ottenute in precedenza rimarranno lì dove sono) provenienti da Facebook. L’allontanamento è causato da un cambiamento nella politica del social di Zuckerberg nei confronti delle API originali fornite ai produttori per integrare le proprie app (quindi non riguarda la sola Samsung).

È probabile che verrete avvisati quanto prima tramite una notifica, e tra i device coinvolti ce ne sono alcuni come Samsung Galaxy S5 o Galaxy Note 4 ancor oggi abbastanza diffusi. Se non volete rinunciare agli eventi o alle foto presenti su Facebook, comunque, potete utilizzare l’app del social o abbracciare un calendario o una galleria di terze parti, per fare un esempio.

Passiamo adesso alla notizia bella, quella su una funzione che potrà tornare utile a molti. L’app Samsung Health si prepara ad accogliere una grossa novità, già tangibile in alcuni Paesi ma, da quanto ci risulta, non ancora in Italia.

Le menti sudcoreane hanno pensato ad un sistema tramite cui l’utente può riferire i sintomi di un eventuale malessere, per individuare insieme all’app una serie di possibili cause o di aspetti da attenzionare. Un po’ quel che gli ipocondriaci hanno sempre fatto contando sull’onnisciente Google, ottenendo però nella gran parte dei casi nulla di più di un aggravamento dello stato d’ansia causato da diagnosi fataliste.

Con Symptom Checker di Samsung Health l’operazione dovrebbe assumere contorni più scientifici. Tutto parte dalla supposizione che facciate un uso frequente dell’app, dimodoché sia aggiornata sul vostro stato di salute. Il secondo aspetto da considerare è l’aiuto dell’intelligenza artificiale di Babylon Health, un rappresentante credibile del settore. Il terzo, ed è forse il più importante, arriva dopo aver raccolto tutte le informazioni sul malessere necessarie che consentono di fare una cernita tra tutte le possibili cause: la possibilità di sottoporre il problema ad un medico online e ottenere così l’opinione di un uomo di scienza.

È chiaro che per muovere una macchina del genere servono investimenti e soprattutto accordi con le realtà come Babylon Health ed gli stessi medici. Sembra quindi lecito supporre che possa trascorrere un po’ di tempo prima di commentare l’approdo italiano di una simile funzione.

Pensate che Symptom Checker possa essere utile?

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