Lo scorso 11 febbraio il Galaxy UNPACKED 2020 di Samsung non ha deluso le attese: il produttore sudcoreano ha acceso i riflettori sui suoi nuovi smartphone di riferimento, dalla serie Galaxy S20 al pieghevole “a conchiglia” Galaxy Z Flip. Adesso Samsung ha deciso di raccontare la nascita del design del suo secondo smartphone pieghevole.

Come nasce il design di Samsung Galaxy Z Flip

Lo scorso anno, con Samsung Galaxy Fold, è iniziata seriamente la storia degli smartphone pieghevoli. Il primo foldable di Samsung aveva un design e un form factor studiato per invogliare l’utente ad aprire il device per sfruttare app e fruire contenuti su uno schermo più grande. Con Galaxy Z Flip, invece, Samsung ha scelto di seguire la strada opposta: lo smartphone viene piegato per essere più compatto e quindi più comodo da tenere in tasca.

Lo si evince chiaramente dalle parole usate da Tae-joong Kim, Vice Presidente di Samsung Electronics Mobile Communications Business: «La lineup Galaxy Z introduce una nuova identità nella categoria degli smartphone pieghevoli. Una che aggiunge un tocco alla moda nelle vite degli utenti».

Il design di Samsung Galaxy Z Flip è stato studiato nei minimi particolari, a partire dalla scelta delle colorazioni, con la più stilosa Mirror Purple, la più elegante Mirror Black coi suoi riflessi tendenti al blu e l’elegante Mirror Gold. Il design complessivo è il frutto di un lavoro minuzioso, dell’utilizzo del vetro e di strati di colore che restituiscono riflessi diversi in base all’angolo di piega del dispositivo. Insomma, Samsung Galaxy Z Flip è studiato per essere anche un oggetto iconico e per attirare gli sguardi, ancora di più nella lussuosa (e costosa) Thom Browne Edition.

Coi suoi 73,6 mm di larghezza, Samsung Galaxy Z Flip sta comodamente nel palmo di una mano, tanto quanto in tasca o in una borsa. Tutto è stato studiato in funzione dell’usabilità, come il piccolo display esterno che torna utile per informazioni essenziali come data, ora, stato della batteria e non solo. Samsung parla anche dell’utilizzo per i selfie, anche se questo utilizzo appare decisamente poco pratico (N.d.R.).

Lo stesso Tae-joong Kim ha ulteriormente aggiunto: «Al pari delle dimensioni e del grip, la user experience è stato uno degli argomenti chiave nella scelta del design. Abbiamo progettato il Galaxy Z Flip per rendere agevole: 1) L’accesso ad informazioni di base quando il device è piegato e 2) il multitasking sul suo ampio display».

Samsung ha studiato il modo in cui usiamo tutti i giorni gli smartphone ed è giunta alla conclusione che piegare il device e poterlo utilizzare in diversi angoli di piega possa tornare utile in varie situazioni, dallo scattare foto, alle videochiamate, fino alla visione di contenuti multimediali. In tutto questo, naturalmente, è stato fondamentale riuscire a realizzare una cerniera all’altezza della situazione come la Hideaway Hinge di Samsung Galaxy Z Flip, che non solo permette di aprire e chiudere il device, ma riesce anche a tenerlo in posizione evitando che si apra/chiuda da solo. Secondo Samsung questa capacità sarà molto apprezzata e inciderà sul modo di utilizzare lo smartphone.

Tae-joong Kim ha poi concluso: «Tanto il mercato quanto lo stile di vita degli utenti sono costantemente in evoluzione. Per andare incontro ai bisogni degli utenti, continueremo a cercare dei modi per arricchire la lineup Galaxy Z e la categoria degli smartphone pieghevoli di esperienze utili e piacevoli».

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