Samsung è consapevole che il successo di uno smartphone dipende anche dalla quantità e qualità di applicazioni e servizi per esso disponibili e pertanto non ci si stupisce se gli ultimi modelli di punta dell’azienda, ossia la serie Samsung Galaxy S20 e il Samsung Galaxy Z Flip, siano entrati a far parte del programma Remote Test Lab (RTL).

Si tratta della soluzione studiata dal colosso coreano per consentire agli sviluppatori di applicazioni di testare le proprie app su uno dei dispositivi di Samsung senza avere la necessità di acquistarlo.

Samsung Galaxy S20, Galaxy S20+, Galaxy S20 Ultra e Galaxy Z Flip si aggiungono così all’elenco di smartphone reali connessi in cloud nella piattaforma Remote test Lab (si trovano negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in Polonia) e che potranno essere sfruttati dagli sviluppatori per provare da remoto come girano le rispettive applicazioni.

Samsung Remote Test Lab

Come funziona Samsung Remote Test Lab

Gli sviluppatori interessati a sfruttare le potenzialità di Remote Test Lab devono limitarsi ad iscriversi al programma (è gratuito), scegliere il dispositivo che desiderano testare e dare il via alla prova (l’interazione con il device viene eseguita in Rete in tempo reale).

Tra le feature di tale sistema vi sono la possibilità di installare file APK, catturare schermate, effettuare registrazioni, eseguire script di test, scegliere la lingua in cui si vuole testare il dispositivo e condividere lo schermo con un collaboratore (in modo da poter fare test insieme).

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale.