Alcuni produttori cinesi, al fine di non dover utilizzare il notch, hanno puntato su una soluzione basata su un sistema a scorrimento per nascondere la fotocamera frontale quando non serve mentre altri hanno preferito lavorare a dispositivi pieghevoli ma Samsung potrebbe spingersi oltre.

Stando ad un nuovo brevetto, infatti, il colosso coreano starebbe lavorando ad un device che possa unire queste due soluzioni: l’intera parte posteriore dello smartphone può essere leggermente sollevata per rivelare una fotocamera frontale e sulla scocca laterale è presente una cerniera che consente di piegare il dispositivo come un tradizionale telefono a conchiglia.

A ciò si aggiunga un piccolo display secondario che potrebbe essere utilizzato per mostrare informazioni rilevanti come l’ora, la data e le eventuali notifiche.

Si tratta senza dubbio di un brevetto curioso ma per il quale non vi sono garanzie circa una sua effettiva utilizzazione su smartphone destinati alla commercializzazione.

E a proposito di brevetti registrati da Samsung, ce n’è uno nuovo che potrebbe suggerirci come funzionerà il Samsung Galaxy F.

Lo smartphone descritto in tale brevetto utilizza due display edge-to-edge posizionati uno accanto all’altro piuttosto che un unico grande schermo pieghevole ma dal punto di vista funzionale il device dovrebbe garantire un’esperienza simile a quella del Samsung Galaxy F.

Grazie all’interfaccia Samsung One UI, i dati più rilevanti vengono posizionati verso il lato sinistro del display, nella speranza di liberare l’area di visualizzazione a destra. Inoltre, il dispositivo descritto nel brevetto contiene anche un display separato sul retro che si attiva automaticamente una volta piegato, riducendo il contenuto trovato sul pannello più grande.

Presto sapremo se il Samsung Galaxy F funzionerà effettivamente così.