A pochi giorni dal lancio sui mercati internazionali, previsto per il 26 aprile, alcuni YouTuber e influencer che avevano ricevuto in anteprima alcuni esemplari di Samsung Galaxy Fold hanno rilevato alcuni problemi, in gran parte dovuti alla rimozione di una parte dello schermo, erroneamente scambiata per una pellicola protettiva.

ma come è potuta accadere una cosa simile? Come hanno potuto personaggi esperti pensare di trovarsi di fronte a una pellicola rimovibile (seppure in maniera faticosa)? Un nuovo report della pubblicazione coreana ETNews spiega com’è composto lo speciale strato protettivo che svolge il ruolo del vetro nei normali smartphone.

Inizialmente sembrava che lo speciale strato in poliimmide (PI) fosse stato realizzato dalla giapponese Sumitomo Chemical e che fosse sufficiente a proteggere lo schermo pieghevole, ma in realtà Samsung ha deciso di aggiungere una pellicola HCAF (Hard Coat Anti-Fingerprint).

Lo scopo di questa ulteriore protezione è quello di proteggere lo schermo da impatti fisici e di migliorare la visibilità e alla sua realizzazione hanno partecipato Segye Hightech, SKC e Samsung SDI. La protezione contro le impronte digitali è stata applicata sullo strato di PET e fissato allo strato in PI con un potente adesivo trasparente.

Per migliorare la flessibilità di questa ulteriore protezione, i bordi non sono stati inseriti al di sotto della cornice, dando quindi l’impressione ai tester di essere una semplice pellicola protettiva da rimuovere prima dell’uso. Secondo T-Mobile, che ha provato a replicare la rimozione dello strato superficiale, è necessario utilizzare molta forza, più di quella che ci si potrebbe aspettare da una comune pellicola, e questo avrebbe dovuto dissuadere i tester.

Nonostante i problemi iniziali, ETNews afferma che lo strato protettivo flessibile di Samsung Galaxy Fold ha suscitato parecchio interesse tra numerosi produttori di smartphone, che cercano una soluzione già pronta da utilizzare per il proprio smartphone con schermo pieghevole.