Confermando le anticipazioni che vi abbiamo riportato qualche giorno fa, Samsung ha pubblicato oggi le stime relative al fatturato del secondo trimestre 2019, che vedrà un sostanziale passo indietro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Se le vendite non dovrebbero subire un grosso passo indietro, attestandosi tra i 55.000 e i 57.000 miliardi di won, tra i 41,7 e i 43,2 miliardi di euro, rispetto ai 58.480 miliardi di won (circa 44,4 miliardi di euro) dello scorso anno, il profitto operativo dovrebbe crollare da 14.870 miliardi di won, circa 11,3 miliardi di euro, a 6.500 miliardi di won, circa 4,9 miliardi di euro.

Il dato è il peggiore dal terzo trimestre del 2016, quello del famigerato caso Galaxy Note 7 e delle sue batterie esplose. Samsung non ha fornito una spiegazione ma è possibile che nel totale influisca il calo delle vendite nei confronti di Huawei, vittima del ban negli USA.

I dirigenti sud coreani però sono concentrati sul 5G e sulle possibilità che ne deriveranno. Secondo Lee Jong-min, vice presidente anziano di Samsung Mobile, il 5G sarà il traino che spingerà gli utenti a cambiare lo smartphone, grazie ai tanti servizi aggiuntivi.

A questo proposito Samsung è convinta che potrà aumentare il prezzo medio di vendita, che potrebbe raddoppiare entro il 2022, arrivando a 534 dollari, circa 475 euro. Proprio per spingere sul 5G Samsung sta lavorando all’integrazione del modem 5G nei chipset Exynos, cercando di battere sul tempo Qualcomm che potrebbe arrivare sul mercato con qualche mese di ritardo.

Non sono mancate parole di elogio per la S Pen di Samsung Galaxy Note 10, che sarà presentato il 7 agosto, per la quale sono previste prestazioni sensibilmente migliorate. Proseguirà infine la strategia che prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie, come fotocamere a scomparsa, lettori di impronte sotto lo schermo e simili anche sugli smartphone di fascia media e bassa, viste le ottime risposte del mercato.