Da tempo molti esperti sostengono che il sistema USA dei brevetti vada profondamente riformato, per evitare il verificarsi di situazioni paradossali come quella che da tempo vede contrapposte Samsung e Apple. La lunga querelle che vede contrapposte Samsung e Apple fin dai tempi di iPhone Samsung Galaxy S, non sembra destinata a esaurirsi in tempi bevi, anche dopo l’ultima sentenza favorevole, ancora una volta, ad Apple.

Alla base di tutto ci sono una serie di brevetti concessi ad Apple legati ad alcuni aspetti estetici che secondo molti non potrebbero essere brevettati perché troppo generici. Proprio su questo punta Samsung che era stata condannata a pagare 399 milioni di euro, una cifra più “ragionevole” dopo la mazzata iniziale di oltre un miliardo di dollari e che aveva chiesto un nuovo processo alla Corte Suprema, ritenendolo ancora troppo esoso.

Il procedimento si è chiuso pochi giorni fa con una multa di 539 milioni e ancora una volta Samsung non ci sta, proponendo una cifra massima di 28 milioni di dollari, in quanto l’ammontare del risarcimento non andrebbe calcolato sul valore dei dispositivi ma solo su quello degli elementi interessati.

Ecco dunque arrivare una nuova richiesta di appello alla corte distrettuale di San Jose, insieme a una richiesta di rimborso ad Apple per un risarcimento di 145 milioni di dollari già effettuato ma relativo a un brevetto che non è più considerato valido. La nuova udienza è stata fissata per il 26 luglio, per cui a breve scopriremo se sarà finalmente possibile mettere la parola fine a una causa che si protrae da troppo tempo e che a quanto pare sta facendo arricchire solamente gli studi legali, senza portare a una reale soluzione del problema.