Secondo le ultime indiscrezioni, Samsung Galaxy Note 9 sarà l’anello di congiunzione tra la “classica” gamma del produttore asiatico e il primo gaming phone che si dice essere nei progetti a breve termine dell’azienda.

Lo smartphone che sarà presentato a breve, anzi a brevissimo, adotterà accortezze maggiori del solito sul fronte della dissipazione del calore. È un aspetto focale, questo, soprattutto per quei dispositivi che fanno largo uso del vetro. Una scelta costruttiva che garantisce eleganza e pulizia, ma meno preferibile di altre dal punto di vista ingegneristico.

Questo infatti, al cospetto di metalli come l’acciaio e soprattutto l’alluminio, ha un basso coefficiente di conducibilità termica. In parole povere, il vetro ha una minor capacità di mettere alla porta il calore generato dalle fatiche del processore, con la conseguenza in alcuni frangenti si arriverebbe a temperature fuori controllo nelle prossimità del SoC che lo costringerebbero a ridurre la potenza impiegata. Circostanza che avrebbe ripercussioni sull’esperienza utente.

Durante le nostre recensioni dei Samsung Galaxy S9 e Galaxy S9+, pur realizzati in vetro e con il medesimo processore del phablet, non hanno evidenziato problemi di questo tipo. Allora perché, direte voi, su Galaxy Note 9 si farà ricorso ad un massiccio tubo di calore in rame? Prima di tutto per sfruttare in scioltezza le inedite funzioni DeX senza la basetta che avrebbe avuto il suo bel ruolo nell’alleggerire il carico sul processore.

Poi perché, si dice, l’attesissimo Fortnite per Android in un primo momento sarà esclusiva assoluta di Galaxy Note 9, e Samsung ha tutta l’intenzione di non deludere gli utenti alla luce di un listino che non sarà certo benevolo nei confronti del portafoglio. In ultima analisi, come detto all’inizio, per testare sul campo tutti o parte degli elementi di dissipazione del calore che saranno impiegati sul primo gaming phone dell’azienda.