Un brevetto per uno smartphone pieghevole che porta la firma di Samsung: a renderlo pubblico due anni dopo è il WIPO, l’ufficio internazionale per la proprietà intellettuale. Il progetto è diverso da quello che conosciamo già e che arriverà a maggio, il Samsung Galaxy Fold.

È più simile al progetto di Xiaomi visto ieri in una sorta di spot promozionale. I render del brevetto ad opera di letsgodigital.org lo evidenziano: il concetto dietro i due smartphone è pressoché identico, a cambiare è la realizzazione. Il pieghevole coreano, una volta “aperto”, è più spesso ai lati e meno al centro mentre il cinese ha uno spessore uniforme.

Per questo motivo Samsung ha predisposto un appoggio trasversale con cui sgravare il display da carichi eccessivi, e magari evitare che si afflosci nel mezzo. Per il resto il brevetto mostra un dispositivo a tutto schermo privo di fotocamere e sensori, possibile spia del fatto che fosse più un’esercitazione di stile rispetto ad un progetto bello e pronto per la produzione.

Chissà se dal 2017 ad oggi è stato evoluto: Samsung ha già detto che presenterà un pieghevole l’anno in aggiunta alle famiglie Galaxy S e Galaxy Note, per cui non è scontato che questo progetto sia rimasto un’esercitazione fine a sé stessa.