Dei problemi di autonomia di Samsung Galaxy S20 Ultra 5G, ve ne abbiamo già parlato nella nostra recensione (link in fondo). Ma a quanto pare il più grande della serie non è l’unico ad avere una batteria che non soddisfa poi molto. Gli Imputati? L’opzione per la frequenza d’aggiornamento a 120 Hz e la risoluzione come dimostrano questi test.

Quanto impatta il refresh rate a 120 Hz sull’autonomia di Samsung Galaxy S20

Il supporto alla modalità di refresh rate a 120 Hz è stata una delle novità più attese della serie dei Samsung Galaxy S20. Una chicca importante che nel contempo risulta essere tuttavia una delle cause principali della scarsa autonomia.

Secondo quanto rilevato da un test pubblicato sul sito 01net.com, l’impatto di tale modalità su Samsung Galaxy S20 e S20 Ultra 5G e si aggirerebbe su una media del 19% con risultati che oscillano fra il 16 e il 22%.

autonomia refresh rate samsung galaxy s20

Come dimostrano questi screenshot qui sopra, la prova, effettuata cercando di simulare un utilizzo standard dello smartphone, ha rilevato i seguenti numeri:

  • 12 ore e 8 minuti a 60 Hz per Samsung Galaxy S20 Ultra 5G;
  • 1o ore e 15 minuti a 120 Hz;
  • 10 ore e 27 minuti a 60 Hz per Samsung Galaxy S20;
  • 8 ore e 09 minuti a 120 Hz.

Dunque, circa due ore in meno che si dovrebbero far sentire parecchio nell’utilizzo quotidiano, nonostante Exynos.

L’incidenza di risoluzione e refesh rate su Samsung Galaxy S20 Ultra 5G

A corredo, ma non a conferma delle prove succitate, emerge anche un test eseguito dai colleghi di Android Authority. L’obiettivo: testare l’autonomia di un Samsung Galaxy S20 Ultra 5G in tre diverse modalità: Full HD a 60 Hz, Full HD a 120 Hz e Quad HD a 60 Hz.

Le modalità di svolgimento della prova consistono nell’esecuzione di uno speed test che mette alla prova diversi aspetti del processore e della batteria, a ripetizione e con la luminosità dello schermo impostata a 200 nits. I risultati? Eccoli:

Samsung Galaxy S20 Ultra test autonomia

Come si evince dal grafico qui sopra l’impatto dell’impostazione del refresh rate è notevole, del 9% preso in sé per sé; ma non tanto quanto la risoluzione QuadHD, che pesa addirittura del 16,4%, dati che equivalgono a quasi mezz’ora in meno nel primo caso e a ben 50 minuti in meno nel secondo, su un’autonomia complessiva che non raggiunge le 5 ore complessive.

Da questo test ne risulta perciò che più che la frequenza d’aggiornamento elevata sarebbe la risoluzione a influire maggiormente, perlomeno in questa prova specifica. A voi le conclusioni.

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