Inutile girarci intorno: il rischio burn-in per i display OLED esiste ed esisterà sempre. È la naturale conseguenza della fisica della tecnologia, con l’evoluzione che può solo ritardare la comparsa dei contenuti “bruciati” sullo schermo ma non eliminarla del tutto.

E se i pannelli AMOLED di Samsung sembrano statisticamente meno inclini della concorrenza a manifestare il problema, comunque non ne sono immuni e negli ultimi tempi diversi possessori di Galaxy S8 e Galaxy S8+ hanno riversato la propria frustrazione sulla rete.

A metterlo nero su bianco è un collega tedesco che non ha potuto fare a meno di notare l’insorgenza del problema sul suo Samsung Galaxy S8. I risultati sono facilmente visibili dall’immagine, da cui non si fa fatica ad individuare alcune icone “stampate” sullo schermo appena sopra la barra di navigazione.

Quasi inutile specificare che diverse segnalazioni in più riguardano i Galaxy S7 dell’anno precedente. Tuttavia insieme alla tecnologia evolvono le soluzioni adottate dai produttori per far fronte al burn-in degli OLED.

Google, a partire da Android 8.1 Oreo, oscura automaticamente la barra di navigazione dopo alcuni secondi in modo che i LED splendano, consumandosi, per un periodo di tempo inferiore. L’Always On Display di Samsung privo dell’accorgimento che dopo un certo lasso di tempo sposta la visualizzazione dell’ora e delle notifiche accelererebbe esponenzialmente il degrado dei LED.

E noi nel nostro piccolo dovremmo evitare di mantenere a lungo un determinato sfondo o una certa disposizione delle icone. Meglio prevenire che curare, no?