Dagli Stati Uniti arriva una brutta gatta da pelare per Apple e Samsung: alcuni degli smartphone dei due colossi della telefonia, infatti, sono stati accusati di emettere un livello di radiazioni decisamente più alto rispetto a quello consentito dalla vigente regolamentazione.

La vicenda risale ad alcuni mesi fa, quando si è diffusa la notizia che alcuni iPhone e Samsung Galaxy sono stati “scoperti” ad emettere più radiazioni di quelle dichiarate dai produttori.

Sulla base dei test effettuati da un laboratorio indipendente accreditato dall’FCC (l’ente statunintense che si occupa di telecomunicazioni), lo studio legale FeganScott ha deciso di avviare due class action contro Apple e Samsung: i risultati di tali test, infatti, confermerebbero che alcuni dei telefoni di queste due aziende superano i limiti consentiti di radiazioni di frequenza (RF) quando sono nelle versioni commercializzate.

Beth Fegan, l’avvocato che rappresenta la causa, sostiene che i produttori di smartphone devono assumersi la responsabilità per avere indotto in errore i consumatori sui livelli di radiazione RF emessi dai loro smartphone quando vengono utilizzati a contatto con il proprio corpo o, comunque, in sua prossimità.

Non si tratta di una cosa di poco conto se si considera che adulti, ragazzi e bambini usano sempre più a lungo i propri smartphone, spesso portando questi dispositivi in ​​tasca per tutto il giorno e, in molti casi, persino a letto durante la notte.

Stando a quanto dichiarato dall’avvocato, alcuni degli smartphone di Apple e Samsung superano i livelli di radiazioni RF emessi di oltre il 500% il limite di esposizione federale se vengono usati nel modo in cui i due produttori incoraggiano a fare.

Il laboratorio accreditato dall’FCC ha testato sei smartphone nuovi a varie distanze (da 0 a 10 millimetri) per misurare la quantità di radiazioni RF rilasciate quando sono a contatto con il corpo o in sua prossimità: a 2 mm l’iPhone 8 e il Samsung Galaxy S8 erano ad oltre il doppio del limite di esposizione federale mentre a 0 mm le emissioni del melafonino erano cinque volte superiori al limite di esposizione federale e quelle del device di Samsung più di tre volte il limite.

La causa avviata dallo studio legale FeganScott include i risultati di tutti gli smartphone testati, ossia iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone XR, Samsung Galaxy S8, Galaxy S9 e Galaxy S10.

Restiamo in attesa di una risposta da parte dei due produttori.