NVIDIA è nata come produttore di schede video ed è largamente nota come tale. Da qualche anno, però, NVDIA si è buttata nel campo mobile con dei processori con architettura ARM noti come Tegra. Con l’esperienza accumulata NVIDIA potrebbe produrre processori che vadano oltre lo spazio mobile ed entrino nel campo dei processori ad alta potenza di calcolo.

Il progetto segreto che NVIDIA sta portando avanti avrebbe nome “Project Boulder” (boulder significa “masso”) e consisterebbe in un SoC, system-on-a-chip, con 8 o 16 core di elaborazione con architettura ARM. L’obiettivo è raggiungere prestazioni elevate mantenendo bassi i consumi per avere successo nel mercato server.

Project Boulder dovrebbe usare memorie ad alta banda passante, presumibilmente di tipo DDR4. A questo proposito NVIDIA ha recentemente cominciato a collaborare con Fusion-io, una società che produce un componente chiamato ioFX che permette di espandere le capacità di indirizzamento di memoria delle CPU.

Non ci sono informazioni precise su Project Boulder al momento, ma questo fa sorgere una domanda: se NVIDIA si mettesse a produrre CPU per i server, perchè non creare CPU molto potenti con consumi bassi anche per i notebook? Un notebook con una versione ottimizzata di Android, un hardware mediamente potente e bassi consumi potrebbe essere una valida alternativa agli Ultrabook di Intel e allo strapotere dell’architettura x86. Se poi pensiamo che ora anche Windows è disponibile in versione ARM, è facile vedere che NVIDIA potrebbe teoricamente riscuotere un buon successo.

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