Come ben sappiamo Redmi K30 Pro arriverà il prossimo 24 marzo e nelle scorse settimane rumor e leak ci hanno dato modo di scoprire alcune informazioni sul nuovo top di gamma di Redmi. Ma, come sempre più spesso capita, è grazie all’azienda cinese che abbiamo modo di apprendere con certezza alcune delle specifiche hardware dello smartphone ed anche della presenza della variante con colorazione viola.

Redmi K30 Pro ha un display AMOLED HDR10+

L’ampio display di Redmi K30 Pro è uno dei punti di forza dello smartphone, merito soprattutto della scelta di integrare una fotocamera pop-up motorizzata, il che permette a Redmi di non scendere a compromessi come ad esempio notch o fotocamere punch-hole.

redmi k30 pro display hdr10+ game turbo 3.0 60 hz

Da una immagine promozionale ufficiale, si può notare la fotocamera pop-up con lo stesso sistema di LED luminosi che abbiamo già visto su Redmi K20. Sul retro dello smartphone campeggia il tanto chiacchierato modulo fotografico circolare con 4 sensori di cui il primo da 64 MP.

Ci saranno novità anche per quanto riguarda il motorino per la vibrazione, così come la funzione Game Turbo 3.0. Il display AMOLED sviluppato da Samsung è certificato HDR10+ dall’azienda tedesca TUV Rhineland, ha una luminosità massima di 800 nit, una luminosità di picco di 1200 nit e rapporto di contrasto 5000000:1.

C’è un po’ di confusione per quanto riguarda il refresh rate del display, dove adesso l’azienda parla di 60 Hz rispetto ai 120 Hz previsti, con sampling rate a 180 Hz. Infatti, malgrado, il SoC Qualcomm Snapdragon 865 sia perfettamente in grado di gestire display con refresh rate superiori ai 60 Hz, Wang Teng Thomas, rileva su Weibo che lo smartphone si limiterà ai classici 60 Hz, il che lascia l’amaro in bocca considerando i 120 Hz presenti su Redmi K30.

redmi k30 pro display hdr10+ game turbo 3.0 60 hz

In futuro le fotocamere pop-up saranno sempre meno popolari

Secondo Lu Weibing, General Manager di Redmi, in futuro gli smartphone con fotocamere pop-up saranno sempre meno frequenti. Il motivo dipende dalla necessità di gestire in maniera scrupolosa lo spazio interno dove, l’arrivo dei moduli per la connettività 5G, rendono estremamente complicato inserire correttamente il motorino meccanico per la gestione delle fotocamere pop-up.

A questo va aggiunta anche la necessità di inserire sistemi di raffreddamento sempre più complessi e all’avanguardia, il che è una sfida non di poco conto se viene considerato la grande mole di componenti che sono racchiusi all’interno di smartphone estremamente sottili.