Si è svolta questa mattina a Pechino la MIDC (Mi Developer Conference) nel corso del quale il CEO e co-fondatore, Lei Jun, ha parlato di 5G e AIoT, i due punti chiave dell’intera strategia Xiaomi per gli anni a venire.

Redmi K30 guiderà la rivoluzione 5G

Xiaomi è pronta ad abbracciare la tecnologia 5G e a portarla anche sul brand Redmi, che da gennaio cammina sulle proprie gambe. Nel mese di dicembre sarà annunciato Redmi K30 5G, che potrebbe essere seguito nelle prime settimane di gennaio da una variante Pro, della quale però Lei Jun non ha parlato.

Non sono state fornite anticipazioni sulla scheda tecnica, ma quello che è certo è che Redmi K30 5G sarà il primo del colosso cinese a supportare sia la modalità SA (StandAlone) sia la NSA (Non-StandAlone) delle reti 5G, per garantire la massima compatibilità. Come mostra l’immagine sottostante, è praticamente sicuro che il nuovo smartphone avrà un doppio foro nel display, per alloggiare la fotocamera frontale.

La tecnologia del foro ne display sembra ormai affidabile e dovrebbe garantire una maggiore affidabilità rispetto alla fotocamera a scomparsa di Redmi K20, più scenografica ma anche più delicata.

Nel 2020, afferma Lei Jun, vedremo almeno 10 smartphone 5G prodotti da Xiaomi/Redmi, e tutti i modelli che saranno in vendita a più di 2.000 yuan (equivalenti a circa 250 euro) avranno la connettività 5G. Re3di K30 potrebbe utilizzare il nuovo Snapdragon 735 5G, anche se alcune indiscrezioni ipotizzano l’utilizzo di una soluzione MediaTek, certamente meno apprezzata sui mercati occidentali.

XiaoAI 3.0 segna una nuova evoluzione

Nel corso della conferenza è stata posta molta attenzione anche su XiaoAI, l’assistente digitale di Xiaomi arrivato ormai alla versione 3.0. In attesa di capire se e quando verrà adattato ai mercati internazionali, l’assistente continua ad arricchirsi con nuove funzionalità, tra cui le conversazioni continue.

Secondo la compagnia cinese si tratta della prima intelligenza artificiale in grado di eseguire una conversazione continuativa (senza che sia necessario pronunciare la hot word prima di ogni frase) su uno smartphone. Al momento però solo Xiaomi Mi 9 e Xiaomi Mi 9 Pro 5G sono capaci di sfruttare la novità, ma è probabile che presto anche altri modelli possano trarne beneficio.

XiaoAI 3.0 sarà rilasciato in questi giorni su tutti i dispositivi Xiaomi e Redmi, in maniera pressoché contemporanea. Ovviamente la novità è poco accattivante per gli utenti occidentali che non padroneggiano la lingua cinese, per cui ci auguriamo che Xiaomi renda presto disponibile il supporto ad altre lingue, quantomeno all’inglese.

Avvisi sui terremoti in MIUI 11

MIUI 11 è il primo sistema operativo per smartphone che integra funzioni di allerta sui terremoti, grazie a una collaborazione con l’Institute of Care-Life con sede a Chengdu. Al momento è iniziata una fase di test nella provincia di Sichuan, che permette di avere una notifica sullo smartphone (con MIUI 11) o sulla smart TV qualche secondo prima dell’arrivo del terremoto.

Fan Dian, responsabile della piattaforma IoT di Xiaomi, auspica che altri produttori di smartphone e dispositivi IoT adottino soluzioni simili e il colosso cinese si dice pronto a condividere la propria esperienza per accelerare il rilascio di altre soluzioni di indubbia utilità.

Altro

Chiudiamo con una nota su Xiaomi Mi MIX Alpha che ha sfruttato una nuova tecnologia di laminazione stratificata per ottenere l’incredibile schermo avvolgente, un nuovo sistema di antenne sviluppato appositamente per il nuovo fattore di forma e un’interfaccia sviluppata internamente per trarre il meglio dall’innovativo display.

Hong Feng, co-fondatore, CEO e Presidente di Xiaomi Finance, ricorda che la compagnia ha investito in oltre 270 partner, 100 dei quali sono impegnati nello sviluppo di hardware intelligente. Si tratta di un ecosistema unico al mondo che per Xiaomi significa grossi vantaggi economici nella catena dei fornitori, che ora può contare su circa 400 partner.