A pochissimi mesi dal rilascio di Redmi Note 2, Xiaomi ha deciso subito di svecchiare la linea con il nuovo Xiaomi Redmi Note 3. Una novità non tanto per il comparto hardware, praticamente identico a quello del fratello minore, quanto piuttosto perchè questo è il primo smartphone in metallo e con lettore di impronte digitali della casa cinese. Scopriamolo insieme nella nostra recensione!
Video Recensione Xiaomi Redmi Note 3
Hardware & Connettività
Xiaomi Redmi Note 3 ha un hardware più che adeguato per la fascia di prezzo: SoC Mediatek Helio x10 – octa-core a 64 bit alla frequenza di 2,0 GHz – accompagnato dalla GPU PowerVR G6200, 2 o 3 GB di RAM LPDDR3 e rispettivamente 16 o 32 GB di memoria interna, purtroppo non espandibili. Le fotocamere sono da 13 e 5 megapixel, con un doppio flash LED ad accompagnare quella posteriore. La batteria è da ben 4000 mAh, non rimovibile ma abbastanza capiente per non rimpiangere questa mancanza.
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Parte Telefonica & Antenne
In quanto a connettività sono presenti WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, supporto al Dual SIM Dual Standby con due slot micro SIM e 4G LTE presente, ma con assenza della banda 20 a 800MHz, usata principalmente da Wind e dagli altri operatori in zone fuori città. Oltre a questo troviamo Bluetooth 4.1, Wi-Fi Hotspot e Tethering e la radio FM che non necessita delle cuffiette inserite per funzionare. In quanto a geolocalizzazione sono presenti le tecnologie A-GPS, Glonass e Beidou, con un fix della posizione iniziale un po’ lento ma senza particolari problemi una volta agganciati ai satelliti. La ricezione lascia invece un po’ a desiderare, con un ritardo nell’aggancio della cella all’accensione e con un piccolo bug per cui se si esce dalla portata di una rete WiFi e successivamente vi si rientra la riconnessione non avviene automaticamente.
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Design, Ergonomia & Materiali
Xiaomi Redmi Note 3 è uno smartphone che in quanto a dimensioni risulta abbastanza generoso: 150 x 76 x 8.7 mm in 164 grammi di peso distribuiti in modo equilibrato, tanto da dare una sensazione di essere ben più leggero. La scocca centrale è in metallo ben rifinito e liscio al tatto, motivo per cui la scivolosità un po’ si sente nell’uso ad una mano, mentre invece in alto e in basso si trovano due bande in policarbonato per garantire il segnale delle antenne.
I pulsanti di accensione e controllo del volume sono in metallo e si trovano sul lato destro in una posizione abbastanza comoda da raggiungere, mentre sulla parte superiore troviamo il jack da 3,5 mm, il microfono secondario per la rimozione dei rumori e il trasmettitore IR con cui potremo ad esempio comandare il televisore di casa. Il lato sinistro ospita il carrellino per le due microSIM ed in basso c’è il connettore microUSB affiancato dal microfono principale di chiamata. Sulla parte frontale, sotto il display sono presenti 3 pulsanti fisici capacitivi retroilluminati di bianco, cambio di stile per la serie Redmi che fino ad ora presentava pulsanti rossi. Un design tutto sommato ben realizzato ma non troppo originale… lascio a voi trovare le ispirazioni.
Display, Audio & Multimedia
Il display di Xiaomi Redmi Note 3 è un’unità IPS da 5,5 pollici con risoluzione di 1920 x 1080 pixel (FullHD), per una densità pari a circa 401 ppi. I colori sono vividi e ben riprodotti, specialmente vista la fascia di prezzo, ma i difetti non mancano ovviamente. I bianchi non sono perfettamente brillanti, ma il vero problema sono invece i neri molto poco profondi e tendenti un po’ al blu scuro. Gli angoli di visuale sono buoni ed anche la luminosità riesce a convincere in tutte le situazioni. E’ possibile poi calibrare via software temperatura e contrasto in modo molto blando, o attivare la modalità lettura che fa diventare lo schermo giallino per non affaticare gli occhi di notte. Una chicca non da poco è il supporto a 10 tocchi contemporanei, spesso assente in questa fascia di prezzo.
L’altoparlante mono si trova sul retro sotto ad una griglia con un piedino per evitare che il suono venga soffocato se appoggiato. Il volume non è molto alto, e di per sé il suono lascia abbastanza a desiderare risultando un po’ ovattato. Il rialzamento sul retro non fa poi il suo lavoro e l’audio viene attenuato ulteriormente quando si appoggia lo smartphone a un tavolo a schermo in su. L’audio in chiamata è ben udibile e molto chiaro, e il microfono di chiamata garantisce buona qualità audio anche all’interlocutore. In quanto a riproduzione multimediale Xiaomi Redmi Note 3 riesce a gestire con il suo player video integrato tutte le estensioni di file video, compreso l’audio dei file MKV e un’ottima fluidità anche su video con codifica H265.
Fotocamera
Xiaomi Redmi Note 3 monta sul retro una fotocamera da 13 megapixel f/2.2 con doppio flash LED a due tonalità di temperatura e sul fronte un sensore da 5 megapixel. Dal lato software l’interfaccia grafica di MIUI permette di applicare filtri in tempo reale agli scatti, tra i quali alcuni sono molto interessanti per delle foto “artistiche”. A fronte di un aggiornamento di MIUI l’applicazione della fotocamera ha iniziato a non funzionare la maggior parte delle volte che si cerca di aprirla, un bug molto fastidioso e che si spera venga risolto con il prossimo aggiornamento.
La qualità degli scatti non è perfetta, ma è senza dubbio ottima per il prezzo a cui va rapportata. In particolare i colori sono sempre naturali e ben riprodotti e i dettagli sono sufficienti. Un aspetto negativo è la presenza di un po’ di rumore video non appena le condizioni di illuminazione non sono ottimali, ma la modalità HDR recupera subito il terreno perso con una calibrazione dei colori veramente fantastica. La camera frontale invece fa degli scatti nella media. La qualità video si attesta allo stesso livello di quella fotografica, con buoni colori e la messa a fuoco continua ben funzionante.
Batteria & Autonomia
La batteria da 4000 mAh riesce a garantire un’ottima autonomia per questo Xiaomi Redmi Note 3. Con un uso ho sempre fatto 5 o più ore di display attivo a tarda serata, dove con uso intenso intendo più di un’ora di gioco a Real Racing 3 e l’uso di vari servizi di messaggistica, social network e mail. Con uso più moderato sono invece arrivato ad una giornata piena d’uso e più di 4 ore e mezza di utilizzo senza essere riuscito a scaricare del tutto lo smartphone. Un’autonomia insomma che non consente i due giorni di utilizzo con una sola ricarica, ma che comunque non vi lascerà mai a piedi prima di tarda serata se ricaricate Xiaomi Redmi Note 3 di notte.
Software
Per quanto riguarda il comparto software Xiaomi Redmi Note 3 è stato recensito sulla MIUI 7.1 stabile basata su Android 5.0.2 Lollipop. La versione utilizzata è dunque priva della lingua italiana, ma sono presenti online versioni multilingua non ufficiali installabili liberamente. Il launcher è sprovvisto di drawer, dunque tutte le app installate andranno a posizionarsi tra i widget della home. A tal proposito è molto utile l’opzione per poter spostare velocemente varie app tra le schermate, oltre ovviamente al fatto di poter creare grandi cartelle di applicazioni. In quanto ad interfaccia grafica MIUI si presente come un sistema molto colorato e minimale, ma con una serie di animazioni veramente curate fin nei minimi dettagli. Il pannello delle impostazioni rapide è molto completo e contiene tantissime scorciatoie, oltre che i controlli per la riproduzione musicale, risultando uno strumento utilissimo nell’uso di tutti i giorni. Anche la gestione delle due SIM è buona, con impostazioni per le preferenze riguardo al tipo di connessione o la priorità SIM nelle chiamate nel menu dedicato. Comunque nell’app del dialer – che tra l’altro offre la possibilità di registrare le chiamate – ci sono due tasti di inizio chiamata per le due SIM, così come ogni volta che selezioneremo di chiamare un numero tra i contatti ci verrà chiesto nuovamente con quale SIM andare ad utilizzare. Lo stesso vale ovviamente anche per l’applicazione dei messaggi.
La luminosità automatica adattiva funziona molto bene ed è regolabile come intensità di preferenza dallo slider presente nel pannello delle impostazioni rapide. I tasti fisici sotto al display sono regolabili via software come funzioni alla pressione prolungata e durata della retroilluminazione. Ci sono poi tante modalità per favorire l’uso di qualsiasi tipo di utente: dalla classica modalità non disturbare per limitare il flusso di notifiche alla modalità lite che semplifica l’interfaccia a prova di anziani, passando per la modalità bambino che permette di limitare le funzioni dello smartphone per lasciarlo in mano ad un bambino in sicurezza. Interessante la modalità ad una mano, integrata in maniera davvero efficace: per attivarla basta andare a fare uno swipe dal tasto home verso destra o sinistra, il che andrà a ridurre l’area attiva del display al solo angolo rispettivamente destro o sinistro del terminale in una grandezza regolabile tra varie opzioni selezionabili. Per uscire da tale modalità basta solo un ulteriore swipe identico al primo o un semplice tap sul pulsante dedicato nell’area non attiva del display. Le app preinstallate di Xiaomi costituiscono un’ottima suite per tutte le esigenze di base e la loro grafica rispetta lo stile minimale di tutta la ROM, risultando coerente e visivamente intrigante. Da segnalare il vasto negozio di temi di Xiaomi, veramente ricco di temi scaricabili gratuitamente e non.
Prestazioni
Nella prova di navigazione web Xiaomi Redmi Note 3 si comporta bene su siti leggeri e ha qualche piccola incertezza trascurabile sui siti più pesanti. Parlando invece di gaming nella nostra classica prova di gioco a Real Racing 3 utilizzando la modalità bilanciata ho notato notevoli e frequenti cali di framerate che minano la giocabilità, mentre invece passando alla modalità performance il problema viene in buona parte arginato. Il prezzo da pagare è però un leggero surriscaldamento dopo qualche gara. La fluidità generale di sistema non è comunque sempre convincente, anzi ho notato dei rallentamenti abbastanza frequenti e, nella versione da 2 GB di RAM, una cattiva gestione dei processi attivi, che vengono chiusi troppo velocemente. In quanto a benchmark potete visionare qui sotto i risultati di Antutu, GeekBench, AndroBench e 3DMark.
Conclusioni
Xiaomi Redmi Note 3 è un’esperimento assolutamente riuscito per quanto riguarda la costruzione in metallo e il lettore di impronte, che è abbastanza preciso anche se non fulmineo nel riconoscimento. Il vero problema che lo affligge è la mancanza generale di fluidità e performance, dovute probabilmente ad una gestione dell’hardware conservativa per evitare surriscaldamenti.
In conclusione, se non avete la necessità di comprare uno smartphone in metallo o di utilizzare lo sblocco con impronta digitale, il mio consiglio è di risparmiare qualcosina e puntare a Redmi Note 2 (recensione). Non si tratta comunque di uno smartphone da buttare, e se siete interessati all’acquisto potete trovarlo a 205€ nella versione da 16 GB o 240€ in quella da 32 GB (consigliata) su HonorBuy.it.