Presentato a metà 2018, Asus VivoWatch BP si appresta a giungere sul nostro mercato. Parliamo di uno dei più recenti wearable in grado di misurare non solo l’attività fisica e i battiti del cuore bensì anche la tendenza della pressione arteriosa grazie ad una coppia di sensori dedicati. Abbiamo avuto l’occasione di provarlo per alcuni giorni e adesso ve lo raccontiamo in questa recensione.

Funzionalità

Asus VivoWatch BP è prima di tutto un wearable da polso con integrati sensori dedicati per misurare lo sforzo fisico. Tramite lo smartwatch infatti possiamo rilevare durante il giorno il numero di passi fatti, le ore di riposo, le calorie bruciate e rilevare l’attività fisica in-door e out-door, sfruttando il GPS integrato.

In aggiunta sono presenti una coppia di sensori ECG (per uso medico) e PPG che permettono al dispositivo di misurare il battito cardiaco e la tendenza della pressione arteriosa. Ed è proprio quest’ultima la caratteristica principale di questo smartwatch.
Il funzionamento è semplice: è sufficiente indossare al polso il dispositivo, poggiare il dito indice dell’altra mano sui sensori posti frontalmente e in circa 20 secondi avremo la misurazione della tendenza della pressione sanguigna.
A livello tecnico il procedimento è diviso in tre fasi: nella prima la coppia di sensori ECG misura le onde dell’elettrocardiografia per determinare la frequenza cardiaca, nella seconda fase il sensore ottico PPG misura il flusso di sangue direttamente dal dito e in ultimo un algoritmo dedicato calcola il tempo di trasmissione dell’impulso PPT e l’andamento della pressione arteriosa.

Molto importante è sottolineare il fatto che la rilevazione sia di una tendenza e non la misura effettiva, è infatti oggi molto difficile avere una rilevazione accurata con dispositivi del genere. Per questo motivo Asus VivoWatch BP non è un dispositivo medico bensì un semplice rilevatore di tendenza che può aiutare a tenere monitorata la pressione arteriosa ma che non permette di prendere decisioni mediche sulla base dei suoi risultati.

A differenza di altri smartwatch tuttavia, non è necessario sedersi e alzare il braccio durante la misurazione, aspetto che ne migliora la praticità di utilizzo.

Infine Asus VivoWatch BP ha anche funzionalità che sfruttano il Bluetooth per riportare sull’orologio notifiche e chiamate, decisamente scarna (a volte vibra solamente non mostrando niente a schermo) ma presente.

Quanto sono affidabili le rilevazioni?

Abbiamo comparato Asus VivoWatch BP a dispositivi medici per valutarne l’efficacia ma ci preme sottolineare che i risultati potrebbero differire da persona a persona, non a caso è possibile fare una calibrazione basata sui valori di dispositivi più affidabibli. Dai nostri test abbiamo rilevato una discreta affidabilità del dispositivo riportando valori vicini a quelli reali, scostamento che si riduce facendo una media fra più rilevazioni.

Qualche perplessità invece l’abbiamo rilevata nella misurazione del battito cardiaco durante l’attività sportiva (che di conseguenza utilizza solo il sensore posto inferiormente). Il dato è molto più affidabile se durante l’attività poggiamo il dito sul secondo sensore frontale ma che, va da sé, risulta praticamente impossibile fare.

Software

Il sistema operativo installato sullo smartwatch è proprietario di Asus, decisamente scarno ma molto semplice da utilizzare grazie ad icone grandi e pulsanti ben visibili, perfetto per persone avanti con l’età. Sul lato destro è presente un pulsante fisico che, se premuto con forza, esegue l’azione “indietro”. La schermata principale riporta ovviamente l’orologio e alcuni dati come i passi e le calorie bruciate, è possibile fare swipe verticali per cambiare velocemente quadrante. All’interno del sistema invece la navigazione avviene lateralmente, fatta eccezione per alcune voci. Ad esempio una volta raggiunta la schermata Impostazioni, è possibile fare swipe verticali per scorrere tutte le voci come impostare l’orario, la lingua (manca l’italiano) e impostare il proprio profilo.

Anche l’applicazione per smartphone risulta molto scarna, forse eccessivamente. Il nome è Asus Health Connect (la trovate gratis sul Play Store) e dopo una configurazione iniziale permette di accoppiare lo smartwatch allo smartphone. Qui la schermata iniziale è fatta di tanti quadrati, che ricordano un po’ lo stile Windows Mobile, con un riepilogo dei dati della giornata. La sezione HealthAI sfrutta invece l’intelligenza artificiale per dare consigli personalizzati sulla salute, consigli che iniziano ad essere mostrati dopo circa 1 settimana di utilizzo e di tracciamento dei dati.

Fra le impostazioni infine possiamo scegliere di quali applicazioni ricevere le notifiche sullo smartwatch e di quali no.

Design, ergonomia e batteria

Asus VivoWatch BP non punta certamente sul design ma ci aspettavamo un po’ di cura in più soprattutto sul fronte ergonomia. Lo smartwatch, che pesa 35 grammi, è completamente in plastica rigida e ruvida mentre il cinturino in gomma liscia, materiali che alla vista e al tatto risultano un po’ economici e che tendono a far sudare il polso trovandolo scomodo da indossare durante la notte e l’attività fisica.

A livello di batteria la durata è buona: Asus indica una durata massima di 28 giorni tuttavia se si eseguono diverse misurazioni della tendenza della pressione arteriosa durante la giornata (5-10 misurazioni) difficilmente rimarrà acceso per più di 14 giorni con una ricarica completa.

Asus VivoWatch BP è impermeabile con certificazione IP67, resiste ad acqua e polvere ma non è adatto a lunghe immersioni.

In conclusione

Asus VivoWatch BP è un dispositivo interessante e probabilmente precursore dei futuri wearable in quanto indubbiamente questi dispositivi saranno dediti sempre di più al monitoraggio della salute con nuovi sensori e nuove capacità, tuttavia al momento (e probabilmente ancora per qualche anno) non possono sostituire dispositivi medici adeguati.

In conclusione ci sentiamo di consigliare il dispositivo solo a quelle persone che soffrono di ipertensione, può infatti essere uno strumento di rilevazione della tendenza sufficientemente utile durante la giornata. Lo sconsigliamo invece a chi pensa di acquistarlo per una misurazione saltuaria, ricordiamo infatti che su valori normali (120, 80) è sufficiente una misurazione all’anno, da effettuare con dispositivi medici adeguati, in quanto sugli altri ambiti come design, costruzione, software e applicazione smartphone non ci è risultato abbastanza curato da preferirlo rispetto ad altri prodotti già in commercio.

Speriamo vivamente che Asus aggiorni in futuro la componente software, sia dello smartwatch che dell’applicazione, per renderlo più attuale. Il prodotto sarà disponibile da gennaio 2019 a un prezzo indicativo di circa 199,90 euro, iva inclusa.