Snapdragon 212 è un SoC di fascia bassa che ormai è stato annunciato 4 anni fa da Qualcomm, destinato a smartphone di fascia altrettanto bassa con prezzi inferiori ai 100 euro: in Europa e negli USA non sentiamo sicuramente la necessità di System-on-a-Chip così modesti, ma il mondo è vasto ed in altri luoghi ce n’è invece bisogno.

Proprio per questo motivo Qualcomm ha appena annunciato un refresh della piattaforma basato nuovamente sul vecchio processo produttivo a 28 nanometri per contenere i costi, ma l’aumento prestazionale arriva comunque: si parla di un miglioramento del 50% e del 28% rispettivamente per CPU e GPU. I 4 core con frequenza di 1,3 GHz passano dall’architettura Cortex A7 a 32-bit a quella A53 a 64-bit, mentre la GPU Adreno 304 verrà sostituita dalla più recente Adreno 308. Non mancano un nuovo DSP Hexagon e il supporto alla ricarica rapida Qualcomm Quick Charge. Dato che ci troviamo nel 2019 anche il comparto fotografico è stato ampiamente rivisto: da un singolo sensore da 8 MP con possibilità di registrare fino a 720p si passa ad uno da 12 MP o due da 8 MP capaci di registrare video fino a 1080p. La massima risoluzione supportata a schermo invece rimane la stessa, HD, ma dato che ora gli smartphone con rapporto di forma 16:9 sembrerebbero anacronistici il numero massimo di pixel verticali sale al limite di 1560.

Lato connettività troviamo un modem X5 che supporta LTE Cat. 4 (fino a 150 Mbps in download), Wi-Fi 802.11ac fino a 433 Mbps (1×1), NFC, Bluetooth 4.2, GPS, GLONASS, Beidou, due SIM (entrambe LTE) e EVS. Infine, ad accompagnare il SoC ci saranno al massimo 3 GB di RAM a 672 MHz di tipo LPDDR3 e le lente memorie flash eMMC 4.5, espandibili con SD UHS-I.

Il nome scelto per il nuovo SoC è Snapdragon 215 ed i primi smartphone ad integrarlo spunteranno già entro quest’anno.