L’AGCM ha concluso l’istruttoria sull’offerta Optima VitaMia di Optima Italia, infliggendo a quest’ultima una sanzione di 1 milione di euro per pratiche commerciali scorrette.

A dire dell’AGCM, infatti, quest’offerta (che prevede una tariffa fissa e include la fornitura di energia, gas, telefono fisso e mobile, Internet) ometteva di indicare alcuni suoi limiti, come la presenza di una durata minima annuale o l’esistenza di un conguaglio a fine anno o di consumi extra-soglia.

In sostanza, secondo l’autorità garante del mercato l’offerta Optima VitaMia rischiava di indurre i clienti in errore, proponendo un’offerta a canone fisso ma, in realtà, essendoci la possibilità di incrementi a causa di costi accessori.

Inoltre l’AGCM ha ritenuto scorrette anche le pratiche relative alla fatturazione a conguaglio, sostenendo che Optima procedeva alla stima con grande ritardo e che, pertanto, vi era la possibilità per gli utenti di pagare conguagli anche molto ingenti.

L’entità della sanzione inflitta ad Optima Italia è stata determinata tenendo conto delle dimensioni e del fatturato dell’azienda, della pubblicità di tale offerta attraverso TV, radio e Web e della durata dell’infrazione.

L’AGCM ha vietato la prosecuzione delle pratiche ritenute illegittime e ha invitato l’operatore a comunicare entro sessanta giorni le iniziative assunte per dare esecuzione a tale diffida.

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