OxygenOS è una di quelle personalizzazioni di Android a cui è davvero complicato trovare dei difetti. È essenziale e completa allo stesso tempo, scattante e fluida: in una parola efficiente. Come tutte le cose, però, anche i prodotti più largamente apprezzati non sono esenti da difetti, e la UI di OnePlus purtroppo non fa eccezione.

Quello che ci apprestiamo a raccontare riguarda la gestione della batteria, il cui algoritmo di ottimizzazione è tutt’altro che a posto. È molto aggressivo nel tagliare i rifornimenti energetici alle app in background, che quindi non fanno ciò che l’utente si aspetta mancando le notifiche o l’esecuzione di azioni programmate. Pensate un taglio ai processi di app come WhatsApp, Signal o Tasker (che non sono state citate per caso) quali disagi può provocare agli utenti…

Le prime segnalazioni sul tema risalgono all’anno scorso, ma ultimamente il problema si manifesta con frequenza maggiore per via del progressivo aggiornamento alle API 26 (Oreo) da parte delle app, per cui il bug esiste da un annetto senza che OnePlus, nel frattempo, abbia posto rimedio. 

All’interno delle impostazioni della OxygenOS esiste la sezione Ottimizzazione Batteria: per risolvere basta inserire nella whitelist la o le app in questione, penserete voi. Dovrebbe essere così, ed in effetti in un primo momento il provvedimento risulta efficace. Ma è sufficiente un riavvio o qualche giorno e l’algoritmo pensato per migliorare l’autonomia torna a fare il suo “sporco” lavoro.

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