Come abbiamo avuto modo di vedere giusto ieri, i nuovi Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL montano un display la cui frequenza di refresh varia in base alla luminosità del display. Sebbene i Pixel 4 abbiano pannelli in grado di toccare i 90 Hz di frequenza, questa viene raggiunta solo nel momento in cui la luminosità è superiore al 75% – in realtà è possibile “forzare” i 90 Hz tramite le “opzioni sviluppatore” di Android 10 a discapito dell’autonomia generale.

La scoperta ha ovviamente fatto clamore sul web, cosa che ha portato l’account ufficiale Twitter di OnePlus a postare e successivamente cancellare un simpatico tweet di scherno in cui voleva portare all’attenzione un dato piuttosto importante: tutti i display OnePlus funzionano sempre a 90 Hz, in qualsiasi condizione.

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I pannelli in questione si riferiscono a quelli montati sui OnePlus 7 Pro, OnePlus 7T e OnePlus 7T Pro ma non è questo il punto. In realtà nemmeno OnePlus può affermare che i suoi pannelli supportano “sempre e comunque” un refresh rate da 90 Hz, se non altro perché non tutte le applicazioni presenti sul Play Store sono sviluppate per lavorare a quella frequenza.

Qualcuno direbbe “da che pulpito viene la predica”, ed effettivamente potrebbe non avere tutti i torti. OnePlus era partita in carica per pungere Google sul vivo e alla fine si è tradita con le sue stesse mani.