Durante il nostro periodo a stretto contatto con OnePlus 7 Pro sfociato nella recensione abbiamo avuto modo di apprezzarne il display, uno dei componenti su cui l’azienda ha investito le maggiori risorse. Denominato Fluid AMOLED, possiede una risoluzione molto elevata e soprattutto un frame-rate di 90 hertz che lo differenzia dalle proposte rivali.

Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica, e alcuni utenti hanno avuto qualche “dissapore” con il componente forse più pregiato dell’intero pacchetto hardware. Tra questi ci sono i colleghi di phonearena.com, che hanno raccontato in modo dettagliato i motivi che hanno causato un affaticamento della vista – sfociato in un vero e proprio fastidio – durante la visione di filmati su YouTube prima di andare a letto, quindi con la luminosità particolarmente bassa.

L’evento, mai sperimentato su altri prodotti, è legato alla natura OLED del display di OnePlus 7 Pro. In estrema sintesi i singoli pixel che compongono lo schermo del top di gamma OnePlus si accendono e spengono circa 120 volte al secondo, mentre molti altri OLED, vedi la seconda immagine in alto riferita a Samsung Galaxy S10, operano ad una frequenza doppia, circa 240 Hz. Più questa è bassa (e si riduce ulteriormente al calare della luminosità del display), maggiore sarà il fastidio agli occhi dei più sensibili al fenomeno.

OnePlus era al corrente delle potenziali conseguenze e dunque ha incluso un rimedio all’interno della UI che equipaggia il suo flagship: basta attivare l’unica voce presente all’interno di OnePlus Laboratory, da ricercare nella barra delle impostazioni. Avete sperimentato dei problemi di questo tipo? Fatecelo sapere nei commenti.