A causa (o per merito) della sua giovane storia, OnePlus è una delle aziende cambiate maggiormente negli ultimi anni. C’è però un aspetto, tra gli altri, che è rimasto immutato, ed è la propensione al modding di tutti gli smartphone dell’azienda.

Naturalmente OnePlus ci ha messo del suo con delle politiche mirate a far sì che i propri prodotti risultassero appetibili agli appassionati di ROM, kernel e compagnia. È pure per questo che i modelli più recenti come OnePlus 7T Pro ottengono un vigoroso supporto da parte della community, a volte anche a distanza di diversi anni dalla presentazione – OnePlus One è l’esempio lampante.

Il problema di OnePlus 7T Pro, ma allo stesso modo di tutti i prodotti presentati con Android 10 e le versioni successive, riguarda la mancanza di un porting ufficiale o stabile della custom recovery TWRP per via delle partizioni dinamiche che accrescono il rischio di un soft brick durante le procedure.

Nonostante questo alcuni sviluppatori sono riusciti ad adattare su OnePlus 7T Pro i loro migliori lavori, da flashare, in assenza di una TWRP, tramite fastboot o Lineage Recovey. Tenete presente, ma dovreste saperlo, che questo genere di operazioni è tutt’altro che esente da rischi. Nel seguito facciamo un piccolo recap di tutte le custom ROM disponibili allo stato attuale:

  • LineageOS 17.1 (non ufficiale) – semplicemente Android stock, puro. Nonostante il thread non sia aggiornato di frequente, nuove build vengono rilasciate con costanza.
  • Resurrection Remix – si pone agli antipodi rispetto alla precedente: la ROM include un mix di funzionalità prese da altri ambienti come SlimRoms oppure Omni ROM, per cui è la scelta corretta per i cultori della personalizzazione senza compromessi.
  • GlassROM – ambiente perfetto per coloro che cercano il connubio perfetto tra prestazioni ed efficienza energetica.