Sappiamo che buona parte di voi già dopo aver letto il titolo ha esclamato: “Finalmente! Era ora!”. E lo pensiamo anche noi: era ora che si illuminasse la famosa lampadina ad uno dei responsabili dello sviluppo di WhatsApp, il servizio di messaggistica istantanea più diffuso al mondo che ha iniziato ad allenarsi per gestire al meglio i gruppi di persone.

Oggi un amministratore può tirar dentro un gruppo qualsiasi contatto della propria rubrica senza che il soggetto interessato abbia voce in capitolo. Le cose cambieranno nel giro di poco per gli utenti iOS che utilizzano WhatsApp in beta e solo in un secondo momento coinvolgeranno tutti gli altri – utenti Android ovviamente inclusi – che potranno così decidere se è il caso di far parte di un gruppo prima ancora di entrarci.

Passare dal sistema attuale – che non garantisce il massimo della privacy, ammettiamolo – a quello in test sarà possibile dalle impostazioni dei gruppi di WhatsApp (immagine sopra) scegliendo una delle tre opzioni proposte. “Chi può aggiungermi ai gruppi? Tutti, i miei contatti, nessuno”, con una spiegazione abbastanza esplicativa appena sotto: “Se l’amministratore non può aggiungerti riceverai un invito ad entrare nel gruppo, che scadrà dopo 72 ore.”