Ai giorni d’oggi la più grande limitazione dei nostri smartphone è la durata della batteria, accompagnata dal fastidio causato dal surriscaldamento del dispositivo in particolari condizioni di stress. Esistono diverse ricerche e prototipi che hanno cercato di combattere questi due difetti singolarmente, ma nessuno è riuscito a contrastarli in modo combinato, o almeno fino a ora!

È facile ricorrere a dispositivi con batterie da 10.000 mAh o più che garantiscono giorni di utilizzo, ma il prezzo da pagare in termini di dimensioni e peso è troppo elevato. Negli anni la tecnologia si è evoluta passando dalla North Carolina State University che ha cercato di sfruttare l’energia del corpo umano, all’Università di Washington che ha realizzato il primo prototipo di cellulare in grado di funzionare senza batteria.

In termini di surriscaldamento, la recente Matrix Industries ha creato una campagna di crowdfunding Indiegogo per progettare e sviluppare il primo smartwatch in grado di recuperare energia attraverso il calore del corpo di chi lo indossa. La campagna è andata talmente bene che la società, dopo aver prodotto il suo modello PowerWatch, è riuscita a iniziare la produzione della sua seconda variante: PowerWatch X.

Come dicevamo inizialmente, diversi sono i progetti che mirano a contrastare una durata limitata di batteria oppure il surriscaldamento, ma nessuno è mai stato in grado di combatterli contemporaneamente. Ora un gruppo di fisici dell’Università del Missouri è riuscito a sviluppato un materiale magnetico brevettato in grado di affrontare entrambi i problemi grazie a un reticolo a “nido d’ape” con proprietà elettroniche molto particolari.

“I diodi e gli amplificatori a semiconduttore sono elementi chiave nei moderni dispositivi elettronici.

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Un diodo normalmente conduce corrente e tensione attraverso il dispositivo lungo una sola direzione di polarizzazione, ma quando la tensione è invertita la corrente si arresta. Questo processo di commutazione costa una notevole quantità di energia a causa della dissipazione o dell’esaurimento della fonte di alimentazione, con conseguente riduzione della durata della batteria.

Sostituendo il semiconduttore con un sistema magnetico, abbiamo creduto di poter creare un dispositivo energeticamente efficace che consuma molta meno energia con funzionalità avanzate.”

Deepak K. Singh, professore associato di fisica e astronomia

Questa nuova tecnologia potrebbe aprire la strada a nuovi componenti che dissipano pochissima potenza, aumentando così l’efficienza della fonte di alimentazione. Ciò potrebbe significare un futuro in cui la durata delle batterie sarà di oltre cento volte quella attuale!

“Abbiamo richiesto un brevetto statunitense e abbiamo iniziato il processo di fondazione di una società per aiutarci a portare il dispositivo sul mercato”.

Deepak K. Singh

Questa tecnologia è ancora ai suoi albori ma speriamo di vederla prendere piede molto in fretta per risolvere i due problemi più diffusi al giorno d’oggi in ambito smartphone e tecnologia in generale.

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con con commento!