Più grande è uno store, più importanti sono le responsabilità nei confronti del pubblico e, in senso più ampio, della società. La parola “grandezza” fa certo parte della nuvola concettuale che avvolge i quattro store con cui la Commissione Europea ha siglato un’intesa: Amazon, Alibaba-Aliexpress, eBay e Rakuten France.

È un accordo di belligeranza indirizzato ai prodotti pericolosi venduti sul web. I colossi del commercio online si sono impegnati a perorare la causa dell’Unione Europea promettendo di reagire al massimo in due giorni lavorativi alle notifiche trasmesse dalle autorità degli Stati membri, ed entro cinque a seguito di segnalazioni ad opera dei cittadini europei.

In tal senso le quattro aziende dovranno mettere loro a disposizione strumenti adeguati alle segnalazioni, che siano i più semplici e chiari possibile. Inoltre dovranno monitorare il sistema di allerta EU Rapid che riguarda gli oggetti pericolosi per allontanarli, se presenti, dai loro cataloghi sgombri e predisporre le misure necessarie per evitare che, in futuro, possano apparire di nuovo.

Vai a: Sul tavolo della Commissione europea arrivano misure per tassare i big di internet, Google incluso