Non è una novità che la città di Treviso sia ostica nei confronti delle installazioni di antenne da parte dei gestori di telefonia mobile, in particolare quelle 5G.

Come riportato dal quotidiano il Gazzettino, l’ultimo caso verificatosi nella città veneta riguarda un quartiere dove alcuni residenti si sono allarmati per l’arrivo degli operai, con un camion e due scavatori, nel cantiere in cui si stavano gettando le fondamenta per l’installazione di un pilone per un’antenna Iliad autorizzata dalla precedente giunta e contestata da quella attuale.

Preoccupati che si trattasse dell’installazione di un impianto 5G, sempre più spesso oggetto di psicosi collettiva, in poco tempo i residenti si sono assembrati nelle vicinanze del cantiere iniziando una discussione con gli operai.

In confronto è stato definito pacifico, tuttavia, sul posto sono arrivate due pattuglie dei Carabinieri, la polizia locale e una volante della Polizia, che hanno provveduto a verificare le autorizzazioni del cantiere e a identificare tutti i presenti invitandoli a tornare immediatamente nelle loro abitazioni.

Come in altri casi analoghi, gli abitanti contestano la vicinanza dell’antenna con altre presenti in zona e promettono di riunirsi in un comitato e di organizzare una raccolta firme per chiederne l’interdizione, ma Iliad dispone di tutte le autorizzazioni, in quanto, anche con l’aggiunta di quell’impianto, i valori dei campi elettromagnetici rimarranno sotto i rigidi livelli di legge.

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