È arrivata una multa salata per TIM, comminata dall’Antitrust per non aver rispettato gli obblighi sulle domiciliazioni delle offerte su IBAN europei: 500.000 euro da pagare entro un mese dalla notifica, salvo ricorso al TAR del Lazio.

La vicenda parte nell’aprile del 2019, quando TIM si era impegnata a “provvedere entro giugno 2019 ad implementare tutte le funzionalità necessarie all’accoglimento delle richieste di domiciliazione su conti correnti UE” come previsto dall’articolo 9 del Regolamento UE numero 260/2012, sia per quanto riguarda i contratti di telefonia fissa che in merito alla telefonia mobile.

La sanzione era stata scansata nel 2019 grazie all’impegno di TIM a fare tutto il necessario entro giugno dello stesso anno, ma grazie a delle segnalazioni pervenute all’Antitrust è stato accertato come l’operatore non avesse ottemperato a tutte le prescrizioni di AGCM nonostante il termine fosse scaduto.

Nessuna discriminazione tra conti italiani ed europei per quanto riguarda la telefonia mobile, ma lo stesso non si può dire per la controparte fissa: come rilevato dall’Antitrust, infatti, da giugno 2019 fino al 27 febbraio 2020 i nuovi clienti non hanno potuto domiciliare l’utenza su IBAN europei in modo autonomo, con il portale online che imponeva il supporto telefonico da parte di un operatore.

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