Che seguiate o meno il calcio, avrete sicuramente sentito parlare di DAZN, il servizio di streaming video live e on demand che trasmetterà in Italia in esclusiva alcune delle partite di Serie A; durante la prima giornata di campionato, però, DAZN non sembra essere partito con il piede giusto: problemi allo streaming hanno fatto imbestialire moltissimi utenti abbonati, scatenando vigorose proteste sul web.

A quanto pare, TIM sarebbe pronta a correre in soccorso di DAZN, per far si che tali problemi non si ripresentino: l’operatore potrebbe offrire a DAZN quelle che tecnicamente vengono chiamate Content Delivery Networks, ovvero sia reti di server e computer che permettono di meglio distribuire agli utenti contenuti multimediali che richiedono ingenti quantitativi di banda.

Sarebbero in corso colloqui tra TIM e DAZN per vagliare questa possibilità di collaborazione, con legami che già esistono tra le due aziende in ambito commerciale (qui i dettagli); lo stesso Chief Commercial Officer di DAZN in Italia, Jacopo Tonoli, sembra aver ammesso che le problematiche riscontrate durante la prima giornata riguardino proprio la CDN, non in grado di gestire il picco di utenti (ben 440 mila durante Sassuolo-Inter).

Altre polemiche sono invece scaturite dalle parole dell’AD di DAZN, James Rushton, che in barba alla net-neutrality ha affermato di voler assicurarsi che “il nostro traffico dati venga ottimizzato e dove possibile incanalato su corsie preferenziali“.

Sempre in tema DAZN scende in campo anche il Codacons, che intende presentare un esposto all’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza verso l’azienda e verso Sky; le due aziende sarebbero accusate di pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli, che hanno portato gli utenti a dover sottoscrivere due abbonamenti per seguire il campionato con maggiori esborsi economici (e servizi con qualità non all’altezza).