Nonostante sia una semplice piattaforma di messaggistica istantanea, Telegram è spesso sotto attacco perché viene sfruttata come mezzo per diffondere notizie scomode ai governi più restrittivi del mondo: oggi in Cina l’applicazione è infatti vittima di un attacco di tipo Distributed Denial of Service, sicuramente per rallentare e frenare la fuga di notizie riguardanti la dura protesta che sta andando avanti a Hong Kong.

Fortunatamente la mobilitazione dei cittadini attorno al consiglio legislativo sembra aver conseguito una vittoria, almeno per oggi, dato che l’odierna seduta è stata rimandata nonostante l’edificio sia tornato accessibile.

L’attacco è stato comunicato dall’account Twitter ufficiale di Telegram: il termine DDoS, per chi non lo sapesse, definisce un tipo di attacco in cui un server viene bombardato da milioni di di messaggi provenienti da molte fonti diverse con l’intento di bloccarne il servizio sovraccaricando il suo accesso alla rete e le sue risorse computazionali.

Non è nemmeno la prima volta che lo stesso governo cinese cerca di bloccare Telegram, infatti qualche hanno fa un altro attacco di questo tipo è stato lanciato verso i suoi server per bloccare la comunicazione fra avvocati specializzati in diritti umani.