Dal nuovo report dell’AGCOM relativo al mercato della telefonia mobile italiana con dati aggiornati al dicembre 2019 arrivano buone notizie per Iliad, che continua a crescere anche in un momento non troppo esaltante per il settore.

Come cambia la telefonia mobile in Italia

Rispetto al trimestre precedente, infatti, l’ultimo del 2019 ha fatto registrare segnali negativi per il numero di linee (in totale 103,7 milioni, pari al -0,5%): quelle human sono state 79,5 milioni (con una diminuzione di 1,2 milioni di SIM, pari al -1,2%) e quelle M2M sono state 24,3 milioni (con una crescita di 0,7 milioni, pari al +3,1%). A livello annuale, invece, il numero totale è stato stabile rispetto a quello del 2018.

Le sorprese arrivano se si analizzano le quote di mercato, in quanto ad eccezione di Iliad, cresciuto tanto, hanno invece perso terreno i principali operatori come Vodafone, TIM e WINDTRE. PosteMobile può contare sul 4,1% mentre gli altri operatori virtuali hanno il 4,8%.

Il maggior numero di SIM appartiene a TIM con il 29,8%, seguito da Vodafone con il 28,8% e WINDTRE con il 27,6% (il report non tiene conto della fusione in operatore unico, avvenuta nel 2020).

Invece è cresciuto del 17% rispetto agli ultimi quattro anni il numero di SIM che hanno effettuato traffico dati (sono state il 70% del totale, con una media di 6,57 giga al mese), con un consumo di 3.495 petabyte in più (+464% rispetto al 2015).

Nel 2019, infine, sono state effettuate circa 12,4 milioni di operazioni di portabilità: WINDTRE fa registrare il 29,7% del totale delle portabilità in uscita, seguito da Vodafone con il 25,8% e TIM con il 25,1%.

Leggi anche: le migliori offerte telefoniche