Da parecchi anni la Commissione Europea sta cercando un modo per far pagare le giuste tasse ai colossi della tecnologia e del web, e presto, grazie all’iniziativa di quattro Paesi europei, le cose potrebbero cambiare. La richiesta di riforma è guidata dalla Francia, alla quale si sono immediatamente unite Italia, Germania e Spagna, che chiedono a gran voce una nuova legge per equalizzare le tasse.

Attualmente molte multinazionali tecnologiche che operano sul web, utilizzano delle sussidiarie in Paesi dove la tassazione è particolarmente favorevole, come Irlanda e Lussemburgo. In questo modo pagano una quantità irrisoria di tasse nei Paesi nei quali vengono effettivamente condotte le attività commerciali.

I ministri delle finanze dei paesi interessati discuteranno la loro proposta a fine mese, nel corso del Digital Summit che si terrà a Tallin, Estonia. La proposta non sembra così esagerata, visto che si parla di una tassa compresa tra il 2 e il 5% del fatturato realizzato in ogni singolo Paese. La proposta è piaciuta a Vanessa Mock, portavoce della Taxation and Customs Union, anche se servirà l’approvazione di tutti gli stati membri, compresi Irlanda e Lussemburgo, che avranno sicuramente qualcosa da obiettare in merito.

Quello che conta, secondo Mock, è seguire un approccio comune che possa proteggere il mercato unico, costringendo però i protagonisti del mercato a pagare le giuste tasse sui profitti nel Paese in cui essi sono stati generati, così come accade per i tradizionali negozi fisici. Ne sapremo di più a fine mese, dopo la riunione dei ministri della finanza europei.