In occasione del World Emoji Day, che si celebra oggi, Adobe ha pubblicato i risultati di uno studio relativo ai trend attuali in merito alle emoji e al loro utilizzo, con riferimento al mercato USA. Grazie a un questionario a risposte multiple, condotto con alcuni utenti tra i 16 e i 73 anni, sono emersi alcuni dati particolarmente interessanti.

Quelle che vedete qui sopra sono risultate le emoji più utilizzate dagli utenti, e anche per quanto riguarda gli abbinamenti preferiti le emoji dedicate all’amore e alle risate sono al vertice della classifica. Secondo gli utenti intervistati le emoji permettono un approccio più amichevole e permettono di superare eventuali barriere linguistiche e di condividere pensieri e idee.

Interessante, ma allo stesso preoccupante, è il dato secondo cui il 65% degli utenti ritiene più semplice esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti attraverso le emoji piuttosto che con una telefonata, o un dialogo di persona. Il dato è più elevato per la cosiddetta Generazione Z, quella successiva ai Millennials, con l’83% degli intervistati che esprimono i sentimenti con le emoji.

Nonostante siano disponibili ormai diverse centinaia di emoji, gli utenti vorrebbero una maggiore possibilità di personalizzazione, in modo da poter esprimere al meglio la propria personalità. Non pensate però che le emoji servano solamente per le comunicazioni personali visto che, almeno negli USA, il 78% degli utenti ritiene che permettano di avere un impatto positivo e una maggiore credibilità verso gli interlocutori.

Sembra inoltre che la maggior parte degli intervistati sogni la possibilità di completare un acquisto attraverso una emoji, un dato che si abbina a quello secondo cui le email che presentano nel soggetto una emoji sono aperte con maggior frequenza. Cibo, biglietti del cinema, abbigliamento, queste sono le categorie nelle quali gli utenti sono più propensi ad acquistare con le emoji. E voi vi rivedete in queste statistiche o avete una visione diversa delle emoji? Il box dei commenti è a vostra disposizione.

Potete leggere il report completo realizzato da Adobe, con una serie di slide esplicative, a questo indirizzo.